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Fiori e frutti su peduncoli lunghi sino a 2 cm. Frutti cigliati al margine
Ulmus laevis Pall.
L'olmo cigliato, detto anche olmo bianco, è una specie originaria
dell'Europa centrale, orientale e sudorientale. In Italia fu introdotto come
albero ornamentale, per cui è oggi ampiamente coltivato al centro-nord
nei parchi e nei giardini di tipo pubblico e privato. Allo stato spontaneo è
segnalato come esotica casuale e naturalizzata in diverse località del
centro-nord. Sui Colli Euganei si trovano alcuni individui spontanei sui
versanti del M. Venda e sopra Monselice. Il nome generico era già in uso
presso i Romani; quello specifico significa
'
liscio
'
, con riferimento alla
pagina superiore delle foglie che in questa specie è liscia a differenza di
quella scabra degli olmi autoctoni (
Ulmus minor
,
U. glabra
). La qualifica
di
'
cigliato
'
allude alle vistose ciglia che circondano l'ala del frutto
(samara), agevolandone il trasporto per mezzo del vento. Forma
biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-aprile.
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Fiori e frutti subsessili. Frutti non cigliati al margine
154
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Base del lato più lungo della foglia formante un lobo arrotondato che più o meno
raggiunge e nasconde il picciolo. Seme situato al centro del frutto
Ulmus glabra Huds.
L'olmo glabro è una specie europeo-caucasica presente in tutta Italia,
salvo che in Sardegna ed in Basilicata. Molto raro sui Colli Euganei, è
stato osservato sui versanti del M. Venda. Cresce in boschi misti mesofili,
su suoli limoso-argillosi piuttosto ricchi in humus e composti azotati, da
neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana. Negli ultimi
decenni gli olmi nostrani sono stati colpiti dalla grafiosi, causata dal
fungo ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio, veicolato da coleotteri
Scolitidi che scavano gallerie tra il legno e la corteccia, provoca la
chiusura dei vasi conduttori e quindi l'essiccazione della pianta. Il legno
resiste bene all'acqua ed è facile da lavorare, pertanto è molto utilizzato
nella costruzione di mobili, di porte e nella produzione di compensato; è
però di qualità inferiore rispetto a quello di
U. minor
. Il nome generico
era già in uso presso i Romani, quello specifico allude non alle foglie (che
sono pelose) ma alla scorza che rimane per molti anni liscia. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Base del lato più lungo della foglia non toccante o
nascondente il picciolo. Seme situato chiaramente nella
metà superiore del frutto (attenzione! le due specie
seguenti ibridano spesso originando individui con
caratteri intermedi)
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Foglie un po' lucide, a base evidentemente asimmetrica, di 2.5-6 x 5-13 cm, con picciolo
di 1-2.5 cm
Ulmus minor Mill. subsp. minor
L'olmo comune (o campestre) è un albero autoctono dell'Europa
meridionale. Cresce dal livello del mare alla fascia montana inferiore, in
boschi, boscaglie e siepi su suoli argillosi ricchi in basi e in composti
azotati, da freschi a periodicamente sommersi, potendo vivere fino a circa
500 anni. È ampiamente diffuso in tutta l'area dei Colli Euganei. È una
specie piuttosto variabile riguardo alla pelosità dei giovani rametti, dei
piccioli e della pagina inferiore delle foglie, che nei popolamenti
dell'Italia meridionale diventa particolarmente consistente; tali differenze,
tuttavia, rientrano nei limiti della normale diversità popolazionale e non
hanno riscontro tassonomico. Il legno, bruno-marrone, è molto robusto,
duro e resistente alla trazione e alla compressione; viene utilizzato per
articoli sportivi, sedie, parquet ecc. È anche molto resistente
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