120
144
Foglie un po' lucide, con picciolo più lungo di 1.5 cm
Pyrus pyraster (L.) Burgsd.
Il pero comune deriva forse da incroci fra il pero selvatico europeo ed un
pero dell'Asia Occidentale (
P. communis
subsp.
caucasica
); è diffuso in
tutta l'Europa centrale e meridionale, in tutte le regioni italiane. Le forme
selvatiche europee, che secondo alcuni autori non meritano nemmeno il
rango infraspecifico, crescono su suoli argillosi freschi, sciolti, ricchi in
basi: sui pendii dei Colli Euganei sono piuttosto frequenti. Differiscono
da quelle coltivate per i frutti molto più piccoli ed i rami subspinosi, ma
sembra che non esistano differenze genetiche tali da giustificare la loro
distinzione a livello specifico. Il legno, compatto e resistente con
sfumature rossastre, veniva utilizzato in ebanisteria e per la xilografia. Il
nome generico deriva dal greco 'pyr, pyròs' (fuoco, del fuoco), per la
forma conica dei frutti; quello specifico 'pyraster' (letteralmente perastro)
è un dispregiativo del nome generico. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
144
Foglie opache, con picciolo più breve di 1.5 cm
Crataegus submollis Sarg.
Originario dell' America nordorientale, il biancospino lanuginoso è un
arbusto di modeste dimensioni che in Italia appare come avventizio in
alcune regioni del nord (Piemonte, Lombardia e Veneto). Sui Colli
Euganei è stato osservato solo in due stazioni sul M. Venda e nei pressi di
Battaglia Terme. I frutti commestibili sono di colore rosso-arancio,
precocemente caduchi. Il nome generico deriva dal greco 'kratos' (forza),
antico nome comune della pianta, quello specifico da 'sub' (quasi) e
'mollis' (molle, pieghevole) nel senso di molto flessibile. Forma di
crescita: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
145
Foglie a contorno triangolare o più o meno romboidale
146
145
Foglie a contorno non triangolare né romboidale
151
146
Fiori con petali. Foglie con solchi corrispondenti alle venature laterali ben visibili sulla
faccia superiore
Kerria japonica (L.) DC. 'flore pleno'
La rosa del Giappone è una specie arbustiva originaria dell'Asia orientale
(Cina, Corea, Giappone); fu introdotta in Europa dalla Cina come pianta
ornamentale; in Italia è segnalata come specie avventizia in Piemonte,
Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Marche (non ritrovata in tempi recenti
in Trentino Alto Adige), dai 100 ai 600 m circa. È ampiamente coltivata
in parchi e giardini, con diverse cultivar; la più diffusa è la 'Pleniflora',
con fiori doppi e prolungata fioritura primaverile. Il genere, che
comprende solo questa specie, è dedicato a William Kerr (?-1814),
giardiniere inglese e raccoglitore di piante esotiche in Oriente per i Royal
Botanic Gardens di Kew fra la fine del XVIII e l'inizio del XIX sec.; il
nome specifico allude a uno dei luoghi d'origine, il Giappone. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
146
Fiori senza petali. Foglie senza solchi evidenti sulla faccia
superiore
147
147
Margine fogliare con denti acuti, ravvicinati. Frutti diversi da una capsula, disposti in
infruttescenze simili a piccole pigne
Betula pendula Roth
La betulla è un albero eurosiberiano presente allo stato spontaneo in tutta
l'Italia continentale salvo che in Umbria, Puglia e Calabria, con optimum
nella fascia montana; è più frequente sulle Alpi che sugli Appennini. Sui
Colli Euganei è una presenza piuttosto rara, confinata alla parte
sommitale dei rilievi maggiori. È una pianta eliofila pioniera di suoli
acidi, ove riconquista pascoli abbandonati. Il legno, elastico e tenero, è
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