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Calice non bilabiato, con denti più o meno uguali
Satureja montana L. subsp. variegata (Host) P.W. Ball
La santoreggia montana variegata è un'entità illirico-prealpica, segnalata
per l'Italia in Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e
Marche. Sui Colli Euganei è assai rara, presente quasi unicamente nei
pressi del Mottolone. Cresce in prati aridi e lande rupestri, su suoli poco
profondi e ricchi in scheletro, sia calcarei che arenacei purché ricchi in
basi, subaridi d'estate, poveri in composti azotati, con optimum nella
fascia submediterranea. Le foglie sono usate come spezia. L'etimologia
del nome generico, già in uso presso i Romani, è molto incerta. Forma
biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
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Calice bilabiato, con denti ineguali, 3 da una parte, 2
dall'altra
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Foglie almeno 4 volte più lunghe che larghe, con forte odore di rosmarino
.
Stami fertili
2
Rosmarinus officinalis L.
Il rosmarino è un tipico arbusto delle garighe mediterranee su substrati
calcarei, presente allo stato spontaneo in tutta l'Italia mediterranea e
coltivato ampiamente altrove sin da tempi antichissimi, dal livello del
mare agli 800 m circa. Sui Colli Euganei sono presenti alcune popolazioni
spontanee nella parte sud-occidentale, tra il Mottolone e la città di Este.
Viene oggi utilizzato come pianta aromatica in cucina, come pianta
ornamentale, come pianta medicinale (foglie e olio essenziale); i fiori
sono particolarmente melliferi. Da foglie e fiori si ottengono un olio
essenziale ed estratti utilizzati in profumeria e cosmesi, in liquoreria e in
farmacia. Il nome generico ha etimologia molto incerta, secondo alcuni
deriva da 'rhops' (arbusto) e 'myrinos' (aromatico), col significato
complessivo di 'arbusto aromatico'; il nome specifico deriva dal latino
'officina' (officina, farmacia) ed allude alle proprietà medicamentose della
pianta. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-
agosto (nelle Isole gennaio-dicembre).
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Foglie al massimo 2 volte più lunghe che larghe, con
odore di timo. Stami fertili 4
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Fusti (nella parte sottostante all'infiorescenza) pelosi solo sugli spigoli
Thymus pulegioides L.
Il timo pulegioide è una specie europea con tendenza submediterranea,
presente in quasi tutta Italia (salvo che in Sardegna e Lazio), dal livello
del mare ai 2200 m circa. Sui Colli Euganei è abbastanza diffuso in tutto
il territorio. Cresce in prati aridi e negli orli di boschi termofili, su suoli
da pietrosi ad argillosi, da piuttosto freschi a subaridi, ricchi in basi ma di
solito decalcificati, con optimum su substrati silicei. Le specie di timo
sono largamente usate come spezia ed hanno diverse proprietà
terapeutiche. Il nome generico deriva dal greco 'thyein' (sacrificare), ed
allude all'impiego a mo' d'incenso nei sacrifici rituali; il nome specifico
deriva dal latino 'puleium' con il quale i romani indicavano la menta.
Forma biologica: camefita reptante. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
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Fusti pelosi tutt'attorno
Thymus oenipontanus Heinr. Braun
Il timo di Innsbruck è una specie a distribuzione centro-est europea,
presente in gran parte dell'Italia continentale, con qualche lacuna. Cresce
generalmente in prati aridi, con pendenza bassa o nulla, su suoli acidi,
silicatici. Le specie di timo sono largamente usate come spezia ed hanno
diverse proprietà terapeutiche. Il nome generico deriva dal greco 'thyein'
(sacrificare), ed allude all'impiego a mo' d'incenso nei sacrifici rituali;
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