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Sverna allo stadio di bruco. La trasformazione in crisalide avviene alla base della
pianta nutrice.
Piante nutrici del bruco:
Festuca
e altre
Poaceae
(
Phleum
spp.,
Agropyrum
spp.,
Bromus
spp.,
Brachypodium
spp.).
Distribuzione:
paleartica:
diffusa in Europa, Nordafrica ed Asia occidentale.
Presenza nel Parco:
è ben
diffusa e localmente abbondante, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie
non minacciata.
6
Parte superiore delle ali anteriori con colore di
fondo prevalentemente uniforme
7
7
Venature scure evidenti
Aporia crataegi (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: il più grande rappresentante dei Pieridi: 55 - 70
mm. Di colore bianco candido con caratteristiche nervature nere, a causa delle
quali questa farfalla è difficilmente confondibile con altre specie. Il lato inferiore
delle ali nei due sessi è leggermente soffuso da una squamulazione nera, mentre
le nervature alla base delle ali anteriori e posteriori simulano delle “ali ridotte”.
Dimorfismo sessuale: le femmine tendono ad essere più grandi e più trasparenti
dei maschi.
Periodo di sfarfallamento:
da maggio a fine luglio a seconda della
latitudine e dell’altitudine, con una generazione annuale.
Habitat:
terreni
agricoli e pianure: zone aperte e cespugliate della zona submontana, spingendosi
talvolta anche a quote elevate. 0-2200 m.
Stadi giovanili:
le uova sono deposte
in gruppi sulla parte superiore delle foglie. Il bruco, nato da gruppi di quasi un
centinaio di uova, è grigio e peloso con dorso nero munito di ampie linee bruno
rossicce; esso trascorre l’inverno in nidi sericei e si trasforma in crisalide solo
nella primavera successiva. La crisalide è giallastra.
Piante nutrici del bruco:
biancospino, pruni e alberi da frutto (
Crataegus monogyna
,
Prunus spinosa
).
Distribuzione:
paleartica: diffusa in gran parte del continente europeo,
Nordafrica e Asia temperata fino al Giappone, estinta in Gran Bretagna e nei Paesi Bassi.
Presenza nel Parco:
è
specie comune e localmente abbondante, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata.
7
Venature scure non evidenti
8
8
Parte inferiore delle ali posteriori con una
macchia discoidale al centro dell'ala
9
8
Parte inferiore delle ali posteriori senza
macchia discoidale al centro dell'ala
12
9
Apici delle ali appuntiti. Apertura alare > 50
mm
10
9
Apici delle ali arrotondati. Apertura alare <
50 mm
11
10
Apici delle ali anteriori e posteriori fortemente appuntiti
Gonepteryx rhamni (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 55 - 60 mm. La parte superiore delle ali ha un
colore di fondo uniforme: i maschi giallo limone e le femmine bianco-verdastro
pallido. Le ali posteriori hanno una piccola macchia discoidale arancione o
marrone, di solito più visibile sulla parte inferiore. Ali anteriori falciformi, ali
posteriori dentellate. Clava antennale di color marrone rossastro acceso.
Dimorfismo sessuale: le femmine sono più chiare, giallo-verdognole, mentre i
maschi hanno un colore di fondo di un giallo acceso.
Periodo di
sfarfallamento:
da luglio a settembre e dopo svernamento ricompare in marzo
fino a maggio con una generazione annuale.
Habitat:
giardini, prati fioriti e
radure boschive dal fondovalle sino a 1400 m.
Stadi giovanili:
svernano allo
stadio di farfalla quindi sono fra le prime a comparire; i bruchi vivono da
maggio a luglio e, dalle crisalidi, in luglio, sfarfallano gli adulti che rimangono
attivi per un breve periodo, prima di compiere il letargo estivo (diapausa estiva
o estivazione). Le crisalidi sono sospese o cinturate e terminano anteriormente
con una prominenza.
Piante nutrici del bruco:
Frangula
spp.,
Rhamnus
spp.
Distribuzione:
paleartica: Europa centrale e meridionale e parte di quella
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