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Presenza nel Parco:
è abbastanza diffusa su entrambi i versanti ma ritenuta in forte diminuzione sul versante
romagnolo (Dapporto et al., 2005). Specie localizzata legata a versanti rocciosi ben esposti.
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Parte superiore delle ali anteriori con un solo ocello nero pupillato di bianco
Pyronia tithonus (Linnaeus, 1767)
Descrizione:
Apertura alare: 34 - 38 mm. Parte inferiore delle ali posteriori mai
solamente con una linea discale più scura o con piccoli ocelli neri. Parte
superiore di entrambe i sessi arancione con larghi bordi marroni ed un largo
ocello sub apicale nero sulle ali anteriori usualmente con una coppia gemella di
pupille bianche. Frange debolmente a scacchiera. Parte inferiore senza strisce
biancastre né ocelli neri. Parte inferiore delle ali posteriori marrone con pochi,
piccoli e bianchi punti postdiscali all’interno di macchie marroni. Dimorfismo
sessuale: un cospicuo marchio sessuale obliquo marrone scuro uniforme sulla
parte superiore delle ali anteriori dei maschi.
Periodo di sfarfallamento:
da
maggio a settembre, con una generazione annuale.
Habitat:
boscaglia termofila
submontana, fino 1700 m.
Stadi giovanili:
l’accoppiamento avviene senza
corteggiamento e dopo la fecondazione vengono deposte dalle cento alle
duecento uova, che si schiuderanno in due o tre settimane. Le uova, non
adesive, qualche volta sono deposte in ciuffi di graminacee o in altre basse
piante erbacee, ma la maggior parte delle volte vengono deposte durante il volo
basso su erbacee ricche in graminacee. Il bruco si nutre di graminacee spesso ai
margini di zone arbustive a more o lamponi. Sverna allo stadio di bruco, che in
totale muta quattro volte. La crisalide si sviluppa nella bassa vegetazione, a testa in giù e dura circa tre settimane.
Piante nutrici del bruco:
Poaceae
(
Phleum pratense
,
Poa
spp.,
Elymus repens
,
Agrostis
spp.,
Festuca
spp.,
Lolium perenne
,
Dactylis glomerata
,
Milium effusum
).
Distribuzione:
comune nell’Europa sud-occidentale,
estinta in Slovacchia; assente dall’Italia meridionale.
Presenza nel Parco:
è abbastanza diffusa, sia sul versante
toscano che romagnolo. Specie non minacciata.
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Parte inferiore delle ali posteriori con colore di fondo giallo marrone o marrone
Pararge aegeria (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 40 - 45 mm. Parte superiore delle ali con colore di
fondo bruno con caratteristiche macchie poco estese giallastre. Parte superiore
delle ali posteriori con ocelli neri, circondati di giallo, mentre inferiormente
colore di fondo giallastro e marrone con piccole macchie postdiscali bianche su
sfondo marrone scuro. Ne esistono due forme: una bruna con macchie dorate ed
una grigio scura con macchie giallicce. Sosta spesso ad ali aperte sul terreno o
sull’erba ed il suo volo è piuttosto lento ed incerto. I maschi sono molto
territoriali e difendono il loro territorio da altri maschi intrusi. Dimorfismo
sessuale: i maschi differiscono dalle femmine per la presenza di una macchia
androconiale pelosa sulle ali anteriori, parte superiore. Inoltre, le femmine
hanno ali anteriori più arrotondate e sono leggermente più grandi dei maschi.
Periodo di sfarfallamento:
da fine febbraio ad inizio novembre, a seconda
della località, con più generazioni annuali.
Habitat:
predilige le zone ombrose e
le radure semi ombreggiate del sottobosco fino a 1300 m.
Stadi giovanili:
il
bruco è verde gialliccio con una fascia lungo il dorso e linee chiare e scure
lungo i fianchi. La crisalide è verde o marrone scura. Passa l’inverno sotto
forma di larva o pupa.
Piante nutrici del bruco:
Poaceae
nemorali (
Poa
spp.,
Agropyron
spp.,
Brachipodium
spp.),
Holcus lanatus
,
Cynodon dactylon
,
Dactylis glomerata
.
Distribuzione:
paleartica: diffusa dall’Europa all’Asia centrale, fatta eccezione per la penisola scandinava settentrionale.
Presenza nel Parco:
è comune in tutti i boschi, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata.
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Parte inferiore delle ali posteriori con colore di
fondo grigio
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Parte superiore delle ali posteriori senza una striscia postdiscale bianca o arancione
Lasiommata maera (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 44 - 56 mm. Parte superiore delle ali con colore di fondo bruno arancione con
grandi macchie arancioni ocellate: ali anteriori con un grosso ocello apicale con pupilla ed ali posteriori con due
o tre ocelli ben sviluppati, anch’essi con pupilla. Inferiormente, le ali anteriori ripetono gli stessi motivi della
pagina superiore, mentre quelle posteriori evidenziano una trama di screziature rocciose, che assicurano un
efficace mimetismo ad ali chiuse. Dimorfismo sessuale: le ali delle femmine hanno un colore di fondo più