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diversamente. Il lato superiore è arancione con disegni neri in entrambe i sessi e
con una doppia linea nera lungo il margine alare. Presenta ali angolari con
margine delle ali anteriori concave in modo distinto. Dimorfismo sessuale:
assente.
Periodo di sfarfallamento:
da marzo all’autunno, con due o tre
generazioni annuali.
Habitat:
prati e radure dal piano basale fino a quote
elevate, arriva fino a 2700 m.
Stadi giovanili:
le uova vengono lasciate
singolarmente sulle foglie della pianta nutrice. Il bruco, nero con spine brune, è
macchiato di bianco e presenta una doppia fascia bianca al di sotto del dorso.
Spesso i bruchi si fermano in posizione di riposo su pietre, cortecce o piante. Le
crisalidi vengono appese vicino al terreno su steli delle piante nutrici o sulla
parte inferiore delle foglie. La colorazione delle crisalidi è variabile: verde
grigiastro lucido e uniforme oppure marrone con macchie bianche sul dorso, in
entrambe i casi, ricorda il dorso di un uccello. Può svernare in tutti gli stadi.
Piante nutrici del bruco:
Viola
spp.
Distribuzione:
paleartica: comune in
Europa, raramente migra in Inghilterra. Presente anche in Africa settentrionale e
Asia temperata fino alla Cina occidentale.
Presenza nel Parco:
è abbastanza
diffusa, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata.
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Parte inferiore delle ali posteriori con macchie
circolari o triangolari bianco-argentate,
oppure con sottili strisce argentate. Parte
inferiore delle ali posteriori senza striscia di
macchie nere pupillate di argento
55
55
Parte inferiore delle ali posteriori con sottili strisce longitudinali bianco-argentate
Argynnis paphia (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 55 - 70 mm. Parte superiore delle ali con colore di
fondo arancione a disegni neri. Parte inferiore delle ali posteriori con colore di
fondo verdastro con strisce argentee. Parte inferiore delle ali anteriori con colore
di fondo arancione-giallastro. Una delle specie più grandi e vistose. Dimorfismo
sessuale: la femmina, più scura del maschio nel colore di fondo e nel disegno
nero, si presenta nella forma
'valezina’
quasi tutta soffusa di riflessi verdastri. I
maschi hanno ali leggermente angolose. Le strisce argentate sono più ampie
nelle femmine.
Periodo di sfarfallamento:
da maggio ad agosto, con una
generazione annuale.
Habitat:
boscaglie termofile submontane, talora anche a
quote elevate fino a 1700 m.
Stadi giovanili:
le uova vengono deposte nelle
fessure delle cortecce degli alberi. I bruchi ibernano precocemente e si
trasformano in crisalidi solo nella primavera successiva. Il bruco è bruno scuro
con due fasce giallo-aranciate sul dorso e spine bruno rossicce.
Piante nutrici
del bruco:
Viola
spp.
Distribuzione:
paleartica: comune nella maggior parte
d’Europa, Nordafrica e Asia temperata fino al Giappone. Estinta in Olanda.
Presenza nel Parco:
è comune, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata.
55
Parte inferiore delle ali posteriori senza sottili
strisce argentate
56
56
Parte inferiore delle ali posteriori con piccole macchie bianche (postdiscali) cerchiate di
marrone
Argynnis adippe (Schiffermüller, 1775)
Descrizione:
Apertura alare: 55 - 70 mm. Parte superiore delle ali con colore di fondo rosso aranciato con
nervature brune. Parte inferiore delle ali posteriori con piccole macchie postdiscali bianche. Tra le farfalle
nostrane è una delle più grandi. Dimorfismo sessuale: la femmina è più pallida e
leggermente più grande del maschio.
Periodo di sfarfallamento:
da giugno ad
agosto, con una generazione annuale.
Habitat:
prati e radure della media
montagna dal piano submontano a quello montano, da 400 a 1200 m, talvolta
avvistata fino a 2100 m.
Stadi giovanili:
le uova vengono deposte sulle foglie
della pianta nutrice. Sverna allo stadio di uovo. Il bruco, che è scuro e
spinescente, compie in totale cinque mute in circa nove settimane. Le crisalidi
vengono poste su robusti fusti a livello del terreno, sono marrone scuro e durano
circa tre settimane.
Piante nutrici del bruco:
Viola
spp.
Distribuzione: