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comune nella maggior parte d’Europa, assente dalle isole del Mediterraneo,
eccetto la Sicilia. In declino in Gran Bretagna.
Presenza nel Parco:
è abbastanza
diffusa, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata. La
forma
‘cleodoxa’
, senza macchie argentate sul rovescio delle ali posteriori è
abbastanza comune nel Parco.
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Parte inferiore delle ali posteriori senza
piccole macchie bianche (postdiscali) cerchiate
di marrone
57
57
Parte inferiore delle ali posteriori con tante macchie circolari bianco-argentate. Parte
inferiore della ali posteriori con la banda postdiscale giallastra
Argynnis aglaja (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 55 - 65 mm. Differisce dall’
A. paphia
, oltre che per
le dimensioni leggermente più piccole, per la presenza di macchie argentate sulla
parte inferiore delle ali posteriori. Sempre inferiormente, le ali posteriori non
presentano ocelli postdiscali ed hanno colore di fondo verde oliva. Dimorfismo
sessuale: le femmine sono più pallide dei maschi.
Periodo di sfarfallamento:
da
maggio ad agosto, con una generazione annuale.
Habitat:
boscaglia termofila
submontana, talvolta fino a 2300 m.
Stadi giovanili:
le uova vengono lasciate su
entrambe le superfici delle foglie della pianta nutrice; lo stadio di uovo dura
dalle due alle tre settimane. I bruchi ibernano precocemente e si trasformano in
crisalidi solo nella primavera successiva. I bruchi maturi hanno una colorazione
scura con una fascia gialla e macchie rosse; in totale compie fino a cinque mute.
Le crisalidi vengono poste su robusti fusti vicino al terreno, a testa in giù; questo
stadio dura dalle quattro alle cinque settimane.
Piante nutrici del bruco:
Viola
spp.
Distribuzione:
paleartica: comune in Europa, assente dalle isole del
Mediterraneo, eccetto la Sicilia.
Presenza nel Parco:
è abbastanza diffusa, sia
sul versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata.
57
Parte inferiore delle ali posteriori con macchie triangolari bianco-argentate. Parte
inferiore delle ali posteriori con la banda postdiscale marrone-rossastra
Clossiana dia (Linnaeus, 1767)
Descrizione:
Apertura alare: 30 - 35 mm. Fra le farfalle più piccole della
famiglia. Parte inferiore delle ali posteriori con una serie completa di marcate
macchie marginali bianche e con una macchia bianca nel mezzo della pallida
banda discale (spesso anche con altre macchie bianche). Sulla parte inferiore
delle ali posteriori lunule marginali bianche non a forma di T. Apice delle ali
anteriori molto angolato, formando quasi un angolo retto. Parte inferiore delle ali
posteriori con ocelli postdiscali scuri su di un colore di fondo marrone-violetto.
Dimorfismo sessuale: nelle femmine le macchie postdiscali circolari nere sono
molto più ridotte.
Periodo di sfarfallamento:
da aprile all’autunno, con due o
tre generazioni.
Habitat:
prati e radure dal piano submontano a quello montano,
da 400 a 1200 m.
Stadi giovanili:
le uova sono lasciate su foglie di piante nutrici
ben formate. L’ibernazione avviene sotto forma di larva di medio sviluppo.
Piante nutrici del bruco:
Viola
spp.
Distribuzione:
comune nell’Europa
centrale ed orientale, assente dalla Francia sud-occidentale, dalla Germania
settentrionale, dall’Italia meridionale, dalla Gran Bretagna, dalla Scandinavia e
dalle isole del Mediterraneo, eccetto la Sicilia.
Presenza nel Parco:
è nota per
poche località, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie poco frequente ma non minacciata.
58
Ali posteriori terminanti con delle piccole
code
59
58
Ali posteriori non terminanti con delle piccole
code
66
59
Parte inferiore delle ali posteriori con due sottili righe bianche trasversali (una
1...,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70 72,73,74,75,76,77,78,79,80,81,...108