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fase di bruco dura circa cinque settimane a seconda della temperatura. La
crisalide è appesa a testa in giù da qualche stelo della pianta nutrice a imitare una
foglia secca; questa fase dura circa due settimane.
Piante nutrici del bruco:
ortica e luppolo, ma anche salici, olmi, noccioli e pruni.
Distribuzione:
paleartica: è presente in Europa, nel Nordafrica e nell’Asia temperata fino al
Giappone. È una delle poche specie la cui popolazione è in aumento.
Presenza
nel Parco:
è abbastanza diffusa, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie
non minacciata.
37
Parte inferiore delle ali posteriori senza una
piccola macchia bianca a forma di C
38
38
Parte superiore delle ali posteriori con un largo ocello blu
Inachis io (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 60 - 65 mm. Parte superiore delle ali con colore di
fondo rosso mattone con bordi tendente al brunastro. Gli angoli sono ornati da
quattro vistose macchie variopinte a forma di occhio. Queste macchie, dette
ocelli, hanno una funzione protettiva contro i predatori. Parte inferiore delle ali
con colore di fondo bruno-nerastro per facilitare il mimetismo. La Vanessa Io
deve il suo nome a Io, sacerdotessa di Giunone, che per la sua eccezionale
bellezza attirò l’attenzione e gli sguardi di Giove. Dimorfismo sessuale: le
femmine sono leggermente più grandi dei maschi.
Periodo di sfarfallamento:
da luglio a settembre con una o due generazioni, svernando poi nell’inverno e
riapparendo sino al maggio successivo.
Habitat:
prati fioriti, orti, giardini e
lungo sentieri.
Stadi giovanili:
sverna allo stadio di farfalla, per cui è tra le
prime farfalle a comparire; ad inizio primavera, depone gruppi di circa 500 uova
alla volta. I bruchi, che nascono dopo circa una settimana, sono neri e spinosi,
con una serie di puntini bianchi su ogni segmento, fornito di sei file di aculei
dorsali. Le larve gregarie sono facilmente osservabili in maggio su ortica, queste
danno luogo agli adulti in luglio.
Piante nutrici del bruco:
ortica e luppolo.
Distribuzione:
paleartica: zone temperate dell’Europa e dell’Asia, fino al
Giappone.
Presenza nel Parco:
è abbastanza diffusa, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie non
minacciata.
38
Parte superiore delle ali posteriori senza un
largo ocello blu
39
39
Parte superiore delle ali posteriori con lunule
submarginali blu iridescenti lungo tutto il
margine esterno
40
39
Parte superiore delle ali posteriori senza
lunule submarginali blu iridescenti o se
presenti allora un'unica lunula in prossimità
dell'angolo anale
41
40
Parte inferiore delle ali anteriori con ampia zona centrale giallastra
Aglais urticae (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 42 - 49 mm. Livrea di color arancione con tacche gialle e nere quadrangolari ed una
caratteristica serie marginale di macchie azzurre. Presenta una punta sporgente lungo il margine delle ali
posteriori ed un’estesa macchia basale scura. Questa caratteristica, oltre ad una macchia in meno sull’ala
anteriore, la distingue dalla
Nymphalis polychloros
(Vanessa multicolore) con la quale può essere confusa. Parte
inferiore delle ali anteriori con l’area postdiscale ampiamente giallastra in contrasto con l’area basale nera.
Dimorfismo sessuale: i sessi sono molto simili.
Periodo di sfarfallamento:
da
marzo a ottobre, con una o due generazioni annuali.
Habitat:
incolti, sentieri,
margini di strade e di prati dal piano basale all’alta montagna.
Stadi giovanili:
spesso sverna allo stadio di farfalla, per cui è tra le prime farfalle a comparire; i
bruchi, neri con fasce gialle e spinosi, si sviluppano in affollate colonie. Le
uova vengono deposte in gruppi sulla parte inferiore della foglia. In comune
con molti altri Vanessidi, una grande percentuale di larve vengono perse a
causa del parassitismo operato dai ditteri.
Piante nutrici del bruco:
Urtica
dioica
.
Distribuzione:
paleartica.
Presenza nel Parco:
è nota per un numero