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Descrizione:
Apertura alare: 70 - 75 mm; è tra le specie di maggiori dimensioni.
L’adulto ad ali aperte si presenta di colore bruno con due bande chiare dotate di
1-2 ocelli sulle ali anteriori ed uno solo su quelle posteriori. Ad ali chiuse, quelle
anteriori si incassano entro quelle posteriori su cui domina un disegno bicolore
che imita la corteccia degli alberi. La metà basale della parte inferiore delle ali
anteriori marrone molto scuro. Bande postdiscali biancastre, qualche volta
largamente soffuse di marrone, sulla parte superiore di entrambe le ali. Organo
di Julien con 2-4 larghi bastoncini su ogni lato. Spesso si ferma, qualche volta in
gruppo, all’ombra su tronchi di albero o all’interno di arbusti. Dimorfismo
sessuale: i maschi tendono ad avere la fascia bianca dell’ala anteriore soffusa di
bruno grigiastro e le macchie ocellate generalmente meno sviluppate che nella
femmina. Il lato inferiore è simile nei due sessi. La parte inferiore delle ali
posteriori delle femmine usualmente con la striscia postdiscale bianca finemente
chiazzata di nero su quasi tutta l’intera larghezza.
Periodo di sfarfallamento:
da giugno ad agosto, con una sola generazione annuale.
Habitat:
boscaglia
termofila submontana, fino a 1500 m.
Stadi giovanili:
il bruco varia dal bruno
giallognolo pallido al bruno grigiastro, con linee e fasce più scure sul dorso. La
crisalide è posta sul terreno. Sverna allo stadio di bruco.
Piante nutrici del
bruco:
Poaceae
(
Bromus erectus
,
Festuca
spp.,
Brachypodium
spp.,
Holcus
spp.).
Distribuzione:
paleartica:
Europa centrale e meridionale, estinto in Belgio e Lussemburgo, assente in Francia e Germania settentrionali.
Presenza nel Parco:
è nota per un numero limitato di località, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie
non frequente, non minacciata nel Parco, ma considerata Near Threatened nella IUCN Red List e nell’European
Red List of Butterflies (van Swaay et al., 2010).
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Parte inferiore delle ali anteriori con l'area basale e discale marrone che termina nella
banda postdiscale biancastra con quattro prolungamenti appuntiti, di cui il primo molto
più appuntito rispetto agli altri
Hipparchia hermione (Linnaeus, 1764)
Descrizione:
Apertura alare: 54 - 66 mm. Facile da confondere con
H. fagi
, è
distinguibile da essa per la presenza di una prominenza marrone sulla parte
inferiore delle ali anteriori, che si estende in modo molto più appuntito in
H.
hermione
rispetto a
H. fagi
nell’area postdiscale bianco giallastra. Parte
superiore marrone scuro con una grossa banda trasversale biancastra.
Dimorfismo sessuale: sessi simili, femmina leggermente più grande.
Periodo di
sfarfallamento:
da fine giugno fino a metà agosto, con una generazione
annuale.
Habitat:
margini nemorali, spazi aperti, rocciosi e soleggiati, da 0 a
1600 m.
Stadi giovanili:
sverna allo stadio di larva.
Piante nutrici del bruco:
Brachypodium
spp.,
Festuca
spp.
Distribuzione:
Marocco, Europa centro-
meridionale, sporadica e locale.
Presenza nel Parco:
è comune e localmente
abbondante, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata nel
Parco ma considerata Near Threatened nell’European Red List of Butterflies
(van Swaay et al., 2010).
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Parte superiore delle ali anteriori con una grossa macchia basale, rotondeggiante, bianca
Melanargia galathea (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 46 - 52 mm. Una caratteristica livrea a scacchi
bianchi e neri distingue questa specie dalle altre. L’adulto è attratto dai fiori di
cardo (
Carduus
) e di
Centaurea
. Dimorfismo sessuale: i sessi sono simili anche
se le femmine tendono ad essere più grandi e più chiare dei maschi. Le femmine
di alcune forme (
'leucomelas'
), comuni in determinate località in certe annate,
presentano un colore di fondo giallastro nella parte inferiore delle ali posteriori.
Periodo di sfarfallamento:
da giugno a luglio con una generazione annuale.
Habitat:
pianure: prati fioriti e incolti dal fondovalle alle quote più elevate. 0-
1800 m.
Stadi giovanili:
le uova vengono deposte in volo sull’erba; il bruco è
verde giallastro o bruno pallido, con linee scure lungo il dorso e con testa ed
appendici caudali rosso brune. Sverna allo stadio di bruco. La trasformazione in
crisalide avviene alla base della pianta nutrice.
Piante nutrici del bruco:
Festuca
e altre
Poaceae
(
Phleum
spp.,
Agropyrum
spp.,
Bromus
spp.,
Brachypodium
spp.).
Distribuzione:
paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica ed
Asia occidentale.
Presenza nel Parco:
è ben diffusa e localmente abbondante,
sia sul versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata.
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