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prati e radure della media montagna, fino a 1600 m.
Stadi giovanili:
le uova
vengono deposte su erbacee secche e si schiudono a fine agosto. Il bruco nasce
in settembre e svernerà al primo stadio. Riprende lo sviluppo in primavera prima
di impuparsi e trasformarsi in adulto a fine luglio.
Piante nutrici del bruco:
Poaceae
(
Bromus
spp.,
Festuca
spp.,
Stipa
spp.).
Distribuzione:
paleartica:
sporadica nell’Europa centrale e comune in quella meridionale, estinto in Belgio
e Germania; assente dalla Francia nord-orientale, Olanda, Svizzera
settentrionale, Austria nord-occidentale, Scandinavia.
Presenza nel Parco:
è
nota per un numero limitato di località, sia sul versante toscano che romagnolo,
dove è stata scoperta solo nel 2012. Specie localizzata legata a versanti rocciosi ben esposti, ritenuta Near
Threatened nell’European Red List of Butterflies (van Swaay et al., 2010).
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Parte superiore delle ali anteriori
senza due piccole macchie bianche
78
78
Parte superiore delle ali anteriori con un ocello pupillato
Maniola jurtina ♂ (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 40 - 55 mm. La parte inferiore delle ali ha diverse
tonalità di colore separate da una linea irregolare sull’ala posteriore. Il margine
delle ali posteriori è ondulato. Presente ovunque in Europa. Presenta numerose
sottospecie e varietà. Durante le ore più calde della giornata gli adulti si riparano
in zone più fresche all’ombra di piccoli arbusti. Dimorfismo sessuale: i maschi
sono in genere più piccoli e più scuri delle femmine. La parte inferiore ha colore
di fondo delle ali anteriori e posteriori prevalentemente bruno, il contrasto fra le
zone chiare e scure è più marcato nella femmina che nel maschio.
Periodo di
sfarfallamento:
da maggio a settembre, con una generazione annuale.
Habitat:
prati e boscaglie termofile submontane, fino a 1800 m.
Stadi giovanili:
le uova
sono deposte singolarmente sulla pianta nutrice; questo stadio può durare dalle
due alle quattro settimane. Il bruco, verde con lunghi peli bianchi e con linee
gialle lungo i fianchi, conduce attività notturna. Sverna allo stadio di bruco,
compiendo in totale cinque mute. La crisalide si sviluppa nella bassa
vegetazione e durando dalle tre alle quattro settimane.
Piante nutrici del bruco:
Poaceae (Poa
spp.,
Agrostis
spp.,
Festuca
spp.,
Bromus erectus
,
Brachypodium
pinnatum
,
Holcus lanatum)
.
Distribuzione:
paleartica: Europa, eccetto la
penisola scandinava centrale e settentrionale, Nordafrica e Asia occidentale fino
all’Iran.
Presenza nel Parco:
è ben diffusa e localmente abbondante, sia sul
versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata.
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Parte superiore delle ali anteriori con uno o più ocelli ciechi
Hyponephele lupina (O.G. Costa, 1836)
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Descrizione:
Apertura alare: 40 - 48 mm. I maschi hanno la parte superiore delle
ali con colore di fondo bruno ed un ocello cieco apicale; nessun altro disegno
distintivo, salvo, una cospicua macchia androconiale scura. Le ali posteriori
presentano margine esterno dentellato e inferiormente tonalità bruno-arancio
brillante. Dimorfismo sessuale: le femmine portano sulla parte superiore delle ali
anteriori due ocelli ciechi contornati di giallo, che, inferiormente, sono muniti di
pupilla.
Periodo di sfarfallamento:
luglio, con una sola generazione annua.
Habitat:
praterie xeriche, pendii rocciosi fino a 1400 metri.
Stadi giovanili:
sverna allo stadio di larva. A metà estate le femmine sono interessate da uno
stato di quiescenza noto come estivazione. Le uova sono deposte singolarmente
sulle piante ospiti, ma spesso vengono lasciate cadere in volo. I bruchi sono
verdi, con pallide strisce ai fianchi; verdi anche le crisalidi di tipo sospeso.
Piante nutrici del bruco:
non ben identificate, si presume
Festuca
spp.
Distribuzione:
Africa nord-occidentale e bacino del Mediterraneo.
Presenza nel
Parco:
è nota per una sola località (Monte Falco), dove è stata rinvenuta nel
1975 e non è stata mai più riconfermata. È elencata nell’allegato A della L.R.
Toscana 56/2000.
Parte superiore delle ali con ampi bordi marginali giallastri o biancastri
Nymphalis antiopa (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 62 - 75 mm. Dalle ali marroni - violacee superiormente con una serie di macchie
submarginali blu. Bordi gialli (il bordo alare è bianco negli esemplari svernanti) e di un color bruno scuro,
1...,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78 80,81,82,83,84,85,86,87,88,89,...108