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delle ali posteriori. Volo rapido e scattante con battiti frequenti. Dimorfismo
sessuale: sulla parte superiore dell’ala anteriore una macchia androconiale indica
il sesso maschile.
Periodo di sfarfallamento:
da maggio ad agosto con una
generazione annuale.
Habitat:
cosmopolita, dai fondovalle sino ad alta quota, 0-
2400 m.
Stadi giovanili:
le femmine depongono le uova sulle foglie della pianta
nutrice. Trascorre l’inverno allo stadio di uovo. I bruchi costruiscono bozzoli di
foglie e seta dove ripararsi. Entrano nella fase di crisalide dopo 14-15 settimane,
alla base della pianta nutrice. Questa fase dura da 10 a 14 giorni.
Piante nutrici
del bruco:
Poaceae
(
Festuca
spp.,
Agropyron
spp.
e Poa
spp.).
Distribuzione:
larga diffusione europea.
Presenza nel Parco:
è abbastanza diffusa negli
ambienti aperti, sia sul versante toscano che romagnolo. Specie non minacciata.
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Parte inferiore delle ali posteriori
senza macchie argentate
97
97
Parte superiore delle ali con colore di
fondo marrone scuro
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Parte superiore delle ali con colore di
fondo arancione o arancio-marrone
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Parte inferiore delle ali posteriori senza macchie gialle cerchiate di scuro
Erynnis tages (Linnaeus, 1758)
Descrizione:
Apertura alare: 25-30 mm. Inconfondibile per la delicata livrea
formata da disegni biancastri su fondo bruno-grigiastro, per le ampie ali
posteriori e per le piccole macchie bianche sul lato inferiore. Parte inferiore delle
ali posteriori con colore di fondo marrone chiaro. Volo basso e veloce.
Dimorfismo sessuale: assente.
Periodo di sfarfallamento:
da aprile ad agosto
con una o due generazioni annuali.
Habitat:
pianure, prati fioriti e aridi dalla
bassa all’alta montagna, 0-2200 m.
Stadi giovanili:
il bruco è verde con testa
nera e con una linea scura sul dorso. Le uova, di un arancione acceso, sono
lasciate singolarmente sulla superficie superiore delle foglie. Le uova schiudono
dopo una quindicina di giorni e la giovane larva si rinchiude nella foglia. Dopo
la sua quarta muta la larva costruisce un riparo più grande dove trascorre
l’inverno. Lo stadio di crisalide avviene in primavera.
Piante nutrici del bruco:
Fabaceae
(
Lotus corniculatus
,
Coronilla
spp.,
Hippocrepis
spp.).
Distribuzione:
paleartica: pianure e brughiere di tutta Europa (eccetto isole del
Mediterraneo e zona centrale e settentrionale della penisola scandinava) e Asia
temperata.
Presenza nel Parco:
è nota per varie località, sia sul versante toscano
che romagnolo. Specie non minacciata ma ritenuta in regresso (Dapporto et al.,
2005), presente quasi esclusivamente in zone aperte ben esposte.
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Parte inferiore delle ali posteriori con macchie gialle cerchiate di scuro
Heteropterus morpheus (Pallas, 1771)
Descrizione:
Apertura alare: 32 - 38 mm. Parte inferiore delle ali posteriori con
colore di fondo giallo con larghe macchie bianche cerchiate di nero. Parte
superiore delle ali anteriori con colore di fondo marrone molto scuro con piccole
macchie giallastre o biancastre vicino all’apice. Volo distintivo, leggero e
saltellante, mostra in modo alternato la parte superiore scura e quella inferiore
chiara. Tende a formare colonie, quindi se è presente può esserlo in gran numero.
Dimorfismo sessuale: assente.
Periodo di sfarfallamento:
da giugno ad agosto
con una sola generazione annuale.
Habitat:
zone umide; prati umidi, dal
fondovalle alla media montagna, 0-1200 m.
Stadi giovanili:
le uova sono lasciate
sui fusti delle piante, sono bianche e sferiche e durano da due a tre settimane. Il
bruco ha corpo bianco-verdastro, si nutre fino ai primi di ottobre per poi entrare
in letargo e risvegliarsi in primavera. Il bruco forma con le foglie un riparo dove
impuparsi.
Piante nutrici del bruco:
Poaceae
(
Molinia
spp.,
Calamagrostis
spp.,
Brachypodium
spp.).
Distribuzione:
paleartica: ampiamente diffusa con
colonie sparse dalla Scandinavia al Mediterraneo. Estinta nel Regno Unito dal
1996.
Presenza nel Parco:
è abbastanza diffusa, sia sul versante toscano che
romagnolo, soprattutto nei luoghi umidi di fondovalle. Specie non minacciata.