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britanniche e dalla Francia ad ovest, fino alla Siberia ad est,
mentre a sud non oltrepassava le Alpi, i Pirenei e non arrivava alla
Penisola Ellenica. È inoltre originariamente presente in tutti i
bacini che giungono nel Mar Caspio e Mar Nero, tranne la costa
anatolica della Turchia. In Italia è stato introdotto in molte aree del
Centro e del Meridione. Nel ferrarese è segnalato in alcuni canali e
nel Po di Primaro in località Traghetto. Non vi sono segnalazioni
recenti della specie nel fiume Reno.
Habitat preferenziali:
È una
specie ad elevata valenza ecologica, esistono popolazioni che
vivono stabilmente nelle acque dolci ed altre semianadrome nei mari a bassa salinità. Nelle acque dolci si rileva nei
fiumi di grande e media portata e nei laghi, ma anche in piccoli rii, canali e stagni. È resistente all’inquinamento ed
anche alle basse concentrazioni di ossigeno nelle acque.
Maturità sessuale e riproduzione:
I maschi raggiungono la
maturità sessuale al 2°-3° anno di vita, le femmine un anno più tardi. La riproduzione ha luogo tra aprile e giugno al
raggiungimento di una temperatura delle acque pari a 16-17 °C. La riproduzione ha luogo in acque profonde, ricche di
ossigeno, con substrato sabbioso o ghiaioso e con abbondante vegetazione acquatica.
Alimentazione:
La specie è
onnivora. Si nutre di macroinvertebrati bentonici, plancton, alghe e detrito organico.
Autoctonia e norme di tutela:
Specie alloctona.
Sander lucioperca
(Linnaeus, 1758) - Lucioperca o Sandra
Dimensioni:
È una specie di grandi dimensioni in quanto può
raggiungere una lunghezza totale pari a 50 cm ed un peso massimo
di 20 kg.
Morfologia:
Il corpo è affusolato, ricoperto da scaglie
ctenoidi. Il capo è grande ed appuntito e presenta un’ampia bocca
che è dotata di denti di piccole dimensioni ma, anche, di alcuni
denti più grandi posti sulle mascelle e sul palato. Vi sono due
pinne dorsali vicine e la pinna caudale è biloba. Il colore del corpo
è grigio verdastro con fasce scure trasversali, meno evidenti negli
esemplari più vecchi. I fianchi ed il ventre sono bianchi. La pinna
caudale e le pinne dorsali hanno macchie scure. Generalmente le
femmine presentano livree più chiare dei maschi.
Distribuzione in
Italia:
L’originale areale di distribuzione comprende alcune zone dell’Europa settentrionale e centrale (Germania e
Paesi Baltici, fino a raggiungere in alcune aree il Circolo Polare), mentre ad Est è diffuso dalla parte superiore del
Danubio alla regione dell’Aral. In Francia, Inghilterra e Svizzera è alloctona. In particolare in Italia è stata introdotta
dapprima in alcune regioni del Settentrione, in seguito anche in quelle centrali. Nelle acque del piano e nel bacino
idrografico del fiume Po, una volta introdotta questa specie si è diffusa rapidamente e attualmente presenta una
distribuzione omogenea, con abbondanze maggiori nei canali a maggior sezione e profondità. Presente ed abbondante
anche nel corso del fiume Reno, con popolazioni ben strutturate e distribuite.
Habitat preferenziali:
Questa specie
colonizza prevalentemente le acque con substrato ghiaioso o sabbioso, con scarsa vegetazione acquatica ed elevate
concentrazioni d’ossigeno. Può tuttavia anche essere rilevata in acque torbide. Generalmente staziona nelle zone più
profonde, in quanto tende a sfuggire la luce intensa.
Maturità sessuale e riproduzione:
La maturità sessuale viene
raggiunta a 3-4 anni d’età. La riproduzione avviene tra aprile a giugno, quando le acque raggiungono i 12 °C. La
deposizione avviene in prossimità delle rive in una fossa circolare creata dal maschio in mezzo alla vegetazione, dove
le femmine possono arrivare a deporre fino a 200.000 uova adesive. Il maschio esercita le cure parentali fino alla
schiusa delle uova.
Alimentazione:
Fino al raggiungimento di una lunghezza pari a 10 cm gli esemplari si cibano di
zooplancton ma, in seguito, diventano voracissimi ittiofagi.
Autoctonia e norme di tutela:
Specie alloctona. La sua
potenziale espansione e l’impatto sulle specie autoctone attualmente vengono ridimensionate dall’interesse che questa
specie suscita per la pesca sportiva.
Scardinius erythrophthalmus
(Linnaeus, 1758) - Scardola
Dimensioni:
Pesce di medie dimensioni, può raggiungere in rari
casi una lunghezza totale massima di 45 cm ed un peso massimo di
circa 2 kg.
Morfologia:
Corpo che si sviluppa verso l’alto mentre
ai lati è più compresso. Capo leggermente depresso sul lato
dorsale, occhi grandi e rossastri, bocca obliqua. Le pinne sono rette
unicamente da raggi molli; la caudale è divisa in due lobi. La pinna
dorsale è posta dietro le ventrali. Il corpo presenta riflessi
metallici, il dorso è bruno-verdastro, sfuma sui fianchi ed il ventre
è bianco. Nei giovani, le pinne sono spesso di un colore rosso
acceso, mentre negli adulti solo le ventrali, le pettorali e l’anale
sono rosse, la caudale e la dorsale si colorano di bruno.
Distribuzione in Italia:
Specie indigena molto diffusa in Italia
settentrionale ed in quella centrale, fino al Lazio e le Marche. La presenza di popolazioni nelle restanti regioni del Sud
Italia sono probabilmente da attribuire ad immissioni antropiche. La scardola risulta distribuita in modo puntiforme
nella rete idrica ferrarese, con densità e taglie molto più basse che in passato, probabilmente in relazione, come nel
caso della tinca, al cambiamento ambientale ed in particolare all’intorbidimento delle acque ed alla concomitante