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1195
Foglie a base non cuoriforme
Viola tricolor L. s.l.
La viola del pensiero selvatica è una specie polimorfa a distribuzione eura-
siatica, spesso confusa con
V. arvensis
, presente con due sottospecie in tutte
le regioni dell'Italia continentale salvo che in Umbria, Puglia e Calabria. La
distribuzione regionale è piuttosto sparsa e limitata al settore alpino propria-
mente detto; nell'area di studio la specie è poco comune e si concentra presso
gli abitati. Cresce in prati, pascoli, arbusteti e incolti, dal livello del mare
alla fascia montana superiore. È una delle specie da cui è stata ottenuta la
viola del pensiero coltivata. Il nome generico, già in uso presso i Romani per
designare sia la pianta che il colore dei petali, deriva da una radice indoeu-
ropea che significa 'intrecciato, flessibile, sinuoso', forse per i lunghi rizomi
di molte specie; il nome specifico si riferisce alla corolla spesso variegata di
giallo, blu-violetto e bianco. Forma biologica: terofita scaposa/ emicriptofita
bienne. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
1195
Foglie a base cuoriforme
1196
1196
Piante senza fusti, con foglie e fiori inseriti a livello del suolo
1197
1196
Piante con fusti fogliosi e fiori inseriti sui fusti
1199
1197
Pianta esclusiva di ambienti umidi. Lamina fogliare più larga che lunga
Viola palustris L.
La viola palustre è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente,
ma generalmente rara, in tutte le regioni dell’Italia settentrionale, in Toscana
e in Calabria. La distribuzione regionale si concentra nelle Alpi Carniche,
con una singola stazione dealpina nella pianura friulana al confine con il Ve-
neto; nell'area di studio la specie è rarissima. Cresce in paludi, torbiere e
prati umidi, su suoli acidi, da 1600 a 2500 m circa (raramente più in basso).
Il nome generico, già in uso presso i Romani per designare sia la pianta che il
colore dei suoi petali, deriva da una radice indoeuropea che significa 'intrec-
ciato, flessibile, sinuoso', forse per i lunghi rizomi di molte specie; il nome
specifico si riferisce all'habitat. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Pe-
riodo di fioritura: maggio-luglio.
1197
Piante non presenti in ambienti umidi. Lamina fogliare più lunga che larga
1198
1198
Pianta con stoloni. Fiori molto odorosi
Viola odorata L.
La violetta odorosa, o viola mammola, è una specie a distribuzione eurime-
diterranea presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si
estende dalle coste ai fondovalle del settore alpino, con ampie lacune nelle
Alpi; nell'area di studio la specie è rara e si concentra presso gli abitati a quo-
te basse. Cresce soprattutto in prossimità degli abitati, ai margini di boschetti
e siepi, su suoli argillosi umiferi e freschi, piuttosto ricchi in composti azotati,
dal livello del mare a 1200 m circa. Viene spesso coltivata nei giardini e forma
ibridi con altre specie congeneri. I fiori, fortemente profumati, vengono a
volte consumati come canditi. Il nome generico, già in uso presso i Roma-
ni per designare sia la pianta che il colore dei petali, deriva da una radice
indoeuropea che significa 'intrecciato, flessibile, sinuoso', forse per i lunghi
rizomi di molte specie; il nome specifico si riferisce ai fiori profumatissimi.
Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
1198
Pianta senza stoloni. Fiori non odorosi
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