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Fiori da roseo-violetti a bianchi. Infiorescenza con brattee mediane lunghe circa il doppio dei peduncoli
fiorali (attenzione: le brattee sono caduche!)
Polygala nicaeensis W.D.J. Koch subsp. carniolica (A. Kern.) Graebn.
La poligala carniolica è un’entità appartenente ad una specie polimorfa
dell'Europa meridionale presente, con diverse sottospecie, in tutte le regioni
dell'Italia continentale; la subsp.
carniolica
è endemica delle Alpi meridionali,
e in Italia è presente dal Piemonte al Friuli. La distribuzione regionale copre,
con qualche lacuna, quasi tutto il territorio; nell'area di studio la specie è
piuttosto rara. Cresce in prati aridi, dalla fascia submediterranea a quella
montana superiore. Il nome generico, che in greco significa 'molto latte',
deriva dalla credenza che la pianta aumentasse la produzione di latte nel
bestiame; il nome specifico allude alla città di Nizza, nei cui dintorni la spe-
cie è presente, quello della sottospecie alla Carniola (che corrisponde più o
meno all'odierna Slovenia). Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-giugno.
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Fiori di solito azzurro-blu. Infiorescenza con brattee lunghe circa quanto i peduncoli fiorali o
meno
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Foglie inferiori minori delle superiori. Infiorescenza con peduncolo minore di 1 cm, avvolto dalle foglie
superiori
Polygala alpestris Rchb.
La poligala alpestre è una specie delle montagne dell'Europa meridionale
presente in tutte le regioni dell'Italia continentale. La distribuzione regionale
si estende su tutte le aree montuose del Friuli; nell'area di studio la specie
è poco comune: è stata osservata ad esempio sul M. Tiarfin a 1950 m. Cre-
sce in praterie e pascoli di altitudine, in boschi aperti degradati e ai margini
delle abetine, dalla fascia montana a quella alpina. Il nome generico, che in
greco significa 'molto latte', deriva dalla credenza che la pianta aumentasse
la produzione di latte nel bestiame. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Foglie inferiori maggiori delle superiori. Infiorescenza con peduncolo maggiore di 1 cm
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Foglie basali non formanti una vera e propria rosetta
Polygala vulgaris L. subsp. vulgaris
La poligala comune, o bozzolina, è una specie a vasta distribuzione eura-
siatica presente, con due sottospecie, in tutte le regioni d'Italia salvo che in
Puglia, Basilicata e forse Sicilia. La distribuzione regionale copre, con poche
lacune, l'intero territorio, dal Carso triestino e dalle coste friulane al setto-
re alpino; nell'area di studio è abbastanza diffusa nelle aree con substrati
silicei, ad esempio presso Sauris di Sopra a 1350 m e sul M. Pezzocucco a
1600 m. Cresce in prati, pascoli, boscaglie, boschi degradati e querceti aperti,
su substrati silicei, dal livello del mare alla fascia subalpina. La radice, che
contiene un glucoside (gaulterina), uno zucchero (poligalina), una sostanza
amara (poligalamarina), saponine, mucillaggini, tannini, gomme ecc., sem-
bra possedere proprietà medicinali. Il nome generico, che in greco significa
'molto latte', deriva dalla credenza che la pianta aumentasse la produzione
di latte nel bestiame; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e si-
gnifica 'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Foglie basali molto più grandi di quelle del fusto e disposte in rosetta
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