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1236
Fiori più lunghi di 1 cm. Bocca della corolla chiusa da un rigonfiamento del labbro superiore
Antirrhinum majus L. subsp. majus
La bocca di leone comune è una specie originaria della regione mediterranea
sudoccidentale ma oggi divenuta eurimediterranea, presente in tutte le regio-
ni d’Italia; al Nord è stata spesso introdotta a scopo ornamentale e appare
come pianta avventizia inselvatichita. La distribuzione regionale, piuttosto
lacunosa, si estende dalle coste sino ai fondovalle del settore montuoso del
Friuli; nell'area di studio appare qua e là sui muri presso gli abitati, in genere
a quote basse. Cresce in luoghi aridi e assolati, spesso su muri o su rocce
calcaree, dal livello del mare alla fascia collinare. Il nome generico deriva
dal greco ‘anti’ (davanti) e ‘rhis, rhinos’ (naso), alludendo alla forma della
corolla; il nome specifico si riferisce alle maggiori dimensioni rispetto ad altre
specie congeneri. Forma biologica: camefita fruticosa. Periodo di fioritura:
maggio-settembre.
1236
Fiori più brevi di 1 cm. Bocca della corolla aperta
Chaenorhinum minus (L.) Lange subsp. minus
La linajola comune è una pianta annua a distribuzione eurimediterranea, di
antica introduzione nella parte settentrionale dell'areale (archeofita), presen-
te in tutte le regioni d’Italia con diverse sottospecie. La distribuzione re-
gionale copre quasi l’intero territorio, dalla costa ai fondovalle del settore
alpino; nell'area di studio la specie non è comune, ed è confinata a quote
basse presso gli abitati. Cresce in vegetazioni pioniere di siti disturbati, ai
margini di sentieri e di massicciate ferroviarie, sui ghiaioni, su suoli carbo-
natici primitivi, dal livello del mare a 1200 m circa, raramente anche più in
alto. Il nome generico deriva dal greco ‘chen’ (oca) e ‘rhis, rhinos’ (naso) e
si riferisce al brevissimo sperone dei fiori; il nome specifico si riferisce alle
minori dimensioni rispetto all’affine
Anthirrhinum majus
, nel cui genere era
anticamente inclusa. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-ottobre.
1237
Fiori per la massima parte gialli, giallastri o bianchi
1238
1237
Fiori di altro colore
1242
1238
Sperone lungo 3-4 mm
Pseudorchis albida (L.) Á. Löve & D. Löve
L’orchide bianca è una specie boreal-montana ad areale prevalentemente
europeo, in Italia presente lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino centro-
settentrionale sino alle montagne della Campania. La distribuzione regionale
si estende a tutte le aree montuose del Friuli, con una singola stazione nel
Carso goriziano; nell'area di studio la specie è abbastanza diffusa e localmen-
te comune soprattutto nelle aree con substrati silicei, ad esempio nei dintorni
di Casera Razzo a 1800 m e sul M. Tiarfin a 2200 m; come tutte le orchidee,
la pianta è protetta (D.P.Reg. 20 marzo 2009 n. 74). Cresce in pascoli di
altitudine, cespuglieti aperti, boschi di conifere, su suoli piuttosto acidi, di
solito su substrati silicei, dalla fascia montana inferiore (raramente anche più
in basso) a quella alpina. Il nome generico allude alla somiglianza con spe-
cie del genere
Orchis
, quello specifico, dal latino 'albus' (bianco), al colore
biancastro dei fiori. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto. Syn.:
Leucorchis albida
(L.) E. Meyer
1238
Sperone più lungo di 5 mm
1239
1239
Labello (petalo inferiore) trilobato
1240
1239
Labello lineare, senza lobi
1241
1...,415,416,417,418,419,420,421,422,423,424 426,427,428,429,430,431,432,433,434,435,...508