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Sperone filiforme
Anacamptis pyramidalis (L.) Rich.
L’orchide piramidale è una specie a distribuzione eurimediterranea presente
in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto
il territorio, compreso il Carso; nell'area di studio la specie è diffusa soprat-
tutto a quote piuttosto basse; come tutte le orchidee, la pianta è protetta
(D.P.Reg. 20 marzo 2009 n. 74). Cresce in ambienti umidi quali margini di
paludi e praterie periodicamente inondate, ma anche in prati piuttosto aridi
e a volte presso gli orti di pianura, su suoli generalmente calcarei, dal livello
del mare alla fascia montana inferiore. Viene impollinata da farfalle che con
la proboscide inserita nello sperone attraverso due lamelle poste all'ingres-
so, urtano la borsicola liberando il pollinario che si attacca alla proboscide
stessa. Il nome generico deriva dal greco 'anakamptéin' (ripiegare), per i te-
pali esterni ripiegati all'infuori o per le due lamelle rialzate e piegate verso
l'esterno che si trovano all'entrata dello sperone; il nome specifico si riferisce
alla forma piramidale dell'infiorescenza. Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Sperone conico o saccato
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Infiorescenza prima più o meno sferica, poi piramidale. Petali tutti rivolti in avanti
Traunsteinera globosa (L.) Rchb.
L’orchide dei pascoli è una specie delle montagne dell'Europa meridionale
presente in tutte le regioni dell'Italia settentrionale, in Toscana, nelle Marche
e in Abruzzo. La distribuzione regionale si estende su quasi tutte le aree
montuose del Friuli, il Carso, e qualche stazione dealpina nella parte oc-
cidentale dell'alta pianura friulana; nell'area di studio la specie è diffusa e
localmente comune, ad esempio sul M. Tiarfin e sul M. Clapsavon a 2000 m,
sul M. Morgenleit a 1800 m e presso gli Stavoli Rucharlanar a 1500 m; come
tutte le orchidee, la pianta è protetta (D.P.Reg. 20 marzo 2009 n. 74). Cresce
in prati e pascoli, su substrati sia calcarei che silicei ma allora ricchi in basi,
dalla fascia subalpina a quella alpina (raramente anche più in basso). Il gene-
re è dedicato a J. Traunsteiner (1798-1850), farmacista e botanico austriaco;
il nome specifico si riferisce alla forma dell'infiorescenza. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Infiorescenza allungata. Petali esterni divergenti, petali interni superiori ripiegati a cappuccio
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Sperone più lungo dell'ovario. Tuberi cilindrici, divisi soltanto all'apice
Dactylorhiza sambucina (L.) Soó
L’orchide sambucina è una specie a distribuzione europeo-caucasica presen-
te in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna. La distribuzione regio-
nale si estende su quasi tutte le aree montuose del Friuli, con lacune nelle
Prealpi Carniche e con pochissime e isolate stazioni sul Carso triestino, ove
la specie è molto rara e localizzata; nell'area di studio la specie è rara e confi-
nata ad aree con substrati silicei; come tutte le orchidee, la pianta è protetta
(D.P.Reg. 20 marzo 2009 n. 74). Cresce in praterie e radure di altitudine su
suoli acidi, da 300 a 2300 m, ma con optimum nella fascia montana. Il colore
dei petali è variabile dal roseo-violetto al giallo anche all'interno della stessa
popolazione. Il nome generico, dal greco 'dáktylon' (dito) e 'rhiza' (radice) si
riferisce alla forma digitata dell'apparato radicale, quello specifico al profu-
mo dei fiori, vagamente simile a quello dei fiori di sambuco. Forma biologica:
geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Sperone più breve dell'ovario. Tuberi profondamente divisi
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