431
1280
Foglie non nastriformi. Fiori non blu, non a forma di botticella
1281
1281
Foglie molto più lunghe che larghe, lanceolate o lineari
1282
1281
Foglie con lamina ovata o ellittica, 1.2-2.5(-4) volte più lunga che larga
1283
1282
Pianta di luoghi disturbati e di prati pingui. Radice principale divisa in radici secondarie sottili, capillari
e contorte
Plantago lanceolata L.
La piantaggine minore, o lingua di cane, è una specie a vasta distribuzione
eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita presente in tutte le regioni d’Italia.
La distribuzione regionale si estende su tutto il territorio; nell'area di studio
la specie è piuttosto comune nei prati, soprattutto presso gli abitati, da Am-
pezzo a Sauris di Sopra. Cresce in vegetazioni erbacee seminaturali, nei prati
da sfalcio, ma anche lungo le strade e nei coltivi, su suoli limoso-argillosi
piuttosto profondi, ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia
montana. Per la presenza di aucubina la pianta è efficace contro le punture
degli insetti e per la cura delle ferite. Il nome generico deriva dal latino 'plan-
ta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti calpestati; il
nome specifico si riferisce alla forma delle foglie. Forma biologica: emicrip-
tofita rosulata. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
1282
Pianta di prati aridi. Radice principale divisa in radici secondarie grosse (sino a 1 mm) e diritte, più o meno
parallele
Plantago argentea Chaix subsp. liburnica Ravnik
La piantaggine argentata liburnica è un’entità appartenente a una specie a
distribuzione illirico-nordadriatica, presente in Italia solo in Friuli Venezia
Giulia. La distribuzione regionale è di tipo prealpico-carsico, estesa all'al-
ta pianura friulana, con rare stazioni nel settore alpino; nell'area di studio
è rara e confinata ai prati aridi di quote basse. Cresce nella landa carsica,
nelle formazioni magredili dell’alta pianura friulana, in prati aridi, su suoli
calcarei ricchi in scheletro e subaridi d'estate. Il nome generico deriva dal
latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti
calpestati; il nome della sottospecie si riferisce alla regione Liburnica (Cro-
azia costiera settentrionale attorno a Fiume). Forma biologica: emicriptofita
rosulata. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
1283
Foglie glabre o con peli sparsi. Spighe spesso interrotte alla base. Stami con filamenti superanti la corolla
di 2-2.5 mm e antere giallognole
Plantago major L. subsp. major
La piantaggine maggiore è una specie a distribuzione originariamente eurosi-
beriana oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d’Italia. La
distribuzione regionale si estende su tutto il territorio; nell'area di studio la
specie si concentra presso gli abitati, da Ampezzo a Sauris di Sopra. Cresce in
vegetazioni erbacee seminaturali e soprattutto in ambienti ruderali calpestati,
su suoli limoso-argillosi abbastanza freschi in profondità e ricchi in composti
azotati, dal livello del mare sino alla fascia montana superiore. Per la presen-
za di aucubina la pianta è efficace contro le punture degli insetti e per la cura
delle ferite; le foglie giovani sono commestibili in insalata. Il nome generico
deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi) e in effetti le specie più comuni
crescono in ambienti calpestati; il nome specifico si riferisce alle dimensioni
delle foglie, che sono maggiori di quelle di molte altre specie congeneri. For-
ma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
1283
Foglie vellutate. Spighe densissime sino alla base. Filamenti staminali superanti la corolla di 4-8 mm e
antere rosa
1...,429,430,431,432,433,434,435,436,437,438 440,441,442,443,444,445,446,447,448,449,...508