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Foglie basali sessili o quasi. Foglie inferiori del fusto lungamente decorrenti. Corolla concava, larga 12-20
mm, con lobi più o meno arrotondati. Stami inferiori con filamento di solito glabro
Verbascum thapsus L. subsp. thapsus
Il tasso barbasso è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente, con
due sottospecie, in tutte le regioni d’Italia. Nella nostra regione la sottospecie
nominale è piuttosto diffusa e comune, ma con lacune nella bassa pianura;
nell'area di studio la specie è poco comune e si concentra presso gli abitati a
quote basse. Cresce in vegetazioni ruderali, radure boschive, margini strada-
li, insediamenti rurali, su suoli argillosi poveri in calcio e ricchi in composti
azotati, in genere a reazione subacida, dal livello del mare alla fascia monta-
na. La pianta è stata ampiamente usata a scopo med
icinale, ma contiene principi tossici, soprattutto nei semi (saponine); i fiori
forniscono un colorante giallo o verde che veniva utilizzato come tintura per
capelli. Il nome generico, già usato da Plinio, forse deriva dal latino 'bar-
bascum' (barba), per i filamenti staminali vistosamente pelosi, o molto più
probabilmente per la densa pelosità delle foglie e dei fusti di molte specie; il
nome specifico è di etimologia incerta. Forma biologica: emicriptofita bien-
ne. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Foglie basali picciolate. Foglie inferiori del fusto non o poco decorrenti. Corolla concava o spianata, larga
15-28 mm, con lobi obovati. Stami inferiori con filamento densamente peloso
Verbascum thapsus L. subsp. montanum (Schrad.) Bonnier & Layens
Il tasso barbasso montano è un’entità appartenente a una specie eurasiatica
presente, con due sottospecie, in tutte le regioni d’Italia; la sottospecie
mon-
tanum
è nota per quasi tutte le regioni dell'Italia settentrionale, la Toscana e
la Campania. La distribuzione regionale è ancora poco nota ma sembra con-
centrarsi sulle aree montuose del Friuli; nell'area di studio questa sottospecie
appare sul M. Pezzocucco a 1700 m. Cresce in vegetazioni ruderali, radure
boschive, margini stradali, insediamenti rurali, su suoli argillosi poveri in cal-
cio e ricchi in composti azotati, subacidi. La pianta è stata ampiamente usata
a scopo officinale, ma contiene principi tossici, soprattutto nei semi (saponi-
ne); i fiori forniscono un colorante giallo o verde che veniva utilizzato come
tintura per capelli. Il nome generico, già usato da Plinio, deriva dal latino
'barbascum' (barba), per i filamenti staminali vistosamente pelosi, o molto
più probabilmente per la densa pelosità delle foglie e dei fusti di molte spe-
cie; il nome specifico è di etimologia incerta. Forma biologica: emicriptofita
bienne. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
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Brattee fiorali (almeno le più grandi) lunghe 8-20(-40) mm
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Brattee fiorali lunghe 2-8 mm
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Corolla all'esterno e frutto con peli stellati. Fusto in basso e piccioli delle foglie inferiori con pelosità breve
Verbascum nigrum L.
Il verbasco nero è una specie a distribuzione eurosiberiana presente in tutte
le regioni d’Italia salvo che nelle Marche, Puglia, Sicilia e forse Lazio. La
distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, con una vasta la-
cuna nella media e bassa pianura friulana, sino alla fascia montana del settore
alpino, al di sopra della quale la specie viene spesso sostituita da
V. alpinum
;
nell'area di studio la specie è solo localmente comune, ad esempio sopra
Lateis a 1400 m. Cresce in vegetazioni ruderali, a volte in radure e pascoli
piuttosto disturbati, su suoli argillosi ricchi in carbonati e composti azotati,
da neutri a subacidi, con optimum nella fascia montana inferiore. La pianta
è stata usata a scopo officinale, ma contiene principi tossici, soprattutto nei
semi (saponine). Il nome generico, già usato da Plinio, forse deriva dal latino
'barbascum' (barba), per i filamenti staminali vistosamente pelosi, o molto
più probabilmente per la densa pelosità delle foglie e dei fusti di molte specie.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Corolla esternamente glabra, frutto glabro. Fusto in basso e piccioli delle foglie inferiori lanati
1...,435,436,437,438,439,440,441,442,443,444 446,447,448,449,450,451,452,453,454,455,...508