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Foglie assenti alla fioritura. Petali 6
Colchicum autumnale L.
Il colchico autunnale è una specie europea presente in tutte le regioni dell’I-
talia settentrionale, in Toscana e in Sardegna. La distribuzione regionale si
estende su tutto il territorio; nell'area di studio la specie è molto diffusa e
comune nei prati, dai dintorni di Ampezzo a Sauris di Sopra. Cresce nei prati
falciati umidi, nelle radure boschive, nei boschi molto aperti di latifoglie de-
cidue, su suoli argillosi profondi, ricchi in humus e sostanze azotate, da neutri
a subacidi, dal livello del mare a 2100 m circa. La pianta contiene colchicina
in tutte le sue parti, soprattutto nei semi e nel bulbo, ed è fortemente vele-
nosa: il nome generico deriva dalla Colchide, antica regione del Mar Nero
corrispondente all'odierna Georgia, dove abitava la maga Medea, esperta in
pozioni velenose; il nome specifico si riferisce alla fioritura autunnale. Forma
biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: agosto-settembre.
1278
Foglie presenti alla fioritura. Petali 5
1279
1279
Fiori gialli
Primula vulgaris Huds. subsp. vulgaris
La primula comune è una specie a distribuzione submediterranea presente
in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende, con poche
lacune, su tutto il territorio; nell'area di studio la specie è confinata a quote
piuttosto basse. Cresce in boschi maturi di querce e carpino bianco, più rara-
mente nelle faggete termofile, sia su calcari che su arenarie, su suoli argillosi
abbastanza profondi e umiferi, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla
fascia montana inferiore. La pianta, soprattutto nelle radici, contiene saponi-
ne; le foglie e i fiori sono commestibili. Il nome generico è il diminutivo del
termine latino 'prímus' (primo) per la precoce fioritura, quello specifico de-
riva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune, diffusa, frequente'. Forma
biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
1279
Fiori rosa
Primula minima L.
La primula minima, o primula ventaglina, è una specie delle montagne
dell'Europa sudorientale presente sulle Alpi orientali dalla Lombardia al
Friuli. La distribuzione regionale si concentra, con qualche lacuna, nel set-
tore alpino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie), con poche stazioni
nelle Prealpi Carniche occidentali; nell'area di studio la specie è diffusa sui
massicci calcarei, ad esempio sul M. Tiarfin, sul M. Tinisa e a Forcella Tra-
gonia a 2000 m. Cresce su creste ventose e in pascoli di altitudine, su suoli
ricchi in scheletro, prevalentemente su substrati silicei (ma anche su calcari e
dolomie con suoli acidificati), dalla fascia subalpina a quella alpina. Il nome
generico allude alla fioritura primaverile precoce di alcune specie, quello
specifico si riferisce alle piccole dimensioni della pianta. Forma biologica:
emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
1280
Foglie nastriformi. Fiori blu, a forma di botticella
Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. botryoides
Il muscari azzurro, o pentolini, è una specie a distribuzione eurimediterranea
presente, con due sottospecie, in tutte le regioni dell’Italia continentale salvo
che in Liguria ed Emilia-Romagna. La distribuzione regionale si estende dal
Carso all'alta pianura fino ai fondovalle del settore alpino, con un’ampia la-
cuna nella porzione centrale della bassa pianura friulana; nell'area di studio
la specie è confinata a quote basse. Cresce in prati e pascoli rupestri, su suoli
sia calcarei che limoso-argillosi, piuttosto umiferi e freschi ma subaridi d'e-
state, da basici a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. I
bulbi sono commestibili previa cottura. Il nome generico potrebbe derivare
dal sanscrito 'mushka' (testicolo), a causa della forma dei bulbi o dell'odore
muschiato dei fiori; il termine 'odore muschiato' non ha nulla a che vedere
con i muschi: significa simile a quello delle ghiandole paratesticolari di alcuni
mammiferi, usate per produrre profumi sin da tempi antichissimi; il nome
specifico in greco significa 'simile a un grappolo'. Forma biologica: geofita
bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
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