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Verbascum alpinum Turra
Il verbasco alpino è una specie delle montagne dell'Europa sudorientale pre-
sente sui versanti meridionali delle Alpi orientali dalla Lombardia al Friuli,
sull'Appennino Emiliano, sulle Alpi Apuane e sulle montagne dell'Abruzzo.
La distribuzione regionale, con qualche lacuna, si estende su tutte le aree
montuose del Friuli; nell'area di studio la specie è diffusa ma non comune.
Cresce in ambienti ruderali e negli incolti, dalla fascia submediterranea a
quella subalpina, con optimum nella fascia montana superiore. La pianta è
tossica, soprattutto nei semi, per la presenza di saponine. Il nome generico,
già usato da Plinio, deriva dal latino 'barbascum' (barba), per i filamenti sta-
minali vistosamente pelosi o molto più probabilmente per la densa pelosità
delle foglie e dei fusti di molte specie. Forma biologica: emicriptofita scapo-
sa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
1304
Foglie superiori più larghe di 2 cm; foglie basali con denti terminanti con una piccola punta
Verbascum chaixii Vill. subsp. chaixii
Il verbasco di Chaix è una specie a distribuzione sudeuropeo-asiatica occi-
dentale presente, con due sottospecie, in tutte le regioni dell’Italia continen-
tale salvo che in Val d'Aosta, Umbria, Marche e forse Calabria. La distribu-
zione regionale sembra essere di tipo alpico-carsico, ma la specie è stata volte
confusa con la subsp.
austriacum
; nell'area di studio la specie è poco comune e
confinata a quote piuttosto basse. Cresce nelle radure e orli di boschi termo-
fili di latifoglie decidue, nei prati nelle lande incespugliate, su suoli argillosi
abbastanza profondi, sia calcarei che marnoso-arenacei, aridi d'estate, dal
livello del mare a 1000 m circa. La pianta è tossica, soprattutto nei semi, per
la presenza di saponine. Il nome generico, già usato da Plinio, forse deriva
dal latino 'barbascum' (barba), per i filamenti staminali vistosamente pelosi,
o molto più probabilmente per la densa pelosità delle foglie e dei fusti di
molte specie; la specie è dedicata al botanico francese D. Chaix (1730-1799).
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
1304
Foglie superiori più strette di 2 cm; foglie basali con denti semicircolari, senza punta
Verbascum chaixii Vill. subsp. austriacum (Schott ex Roem. & Schult.) Hayek
Il verbasco di Chaix austriaco è un’entità appartenente ad una specie sudeu-
ropeo-asiatica occidentale presente, con due sottospecie, in tutte le regioni
dell'Italia continentale salvo che in Val d'Aosta, Umbria, Marche e forse Ca-
labria; la sottospecie
austriacum
ha distribuzione limitata alle montagne del
Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia. La distribuzione regionale,
molto frammentaria e ancora incompletamente nota, si estende dal Carso al
settore alpino, con amplissime lacune nella pianura friulana e nelle Prealpi;
nell'area di studio questa sottospecie è poco comune. Cresce nelle radure
e orli di boschi termofili di latifoglie decidue e nei prati in via di incespu-
gliamento, su suoli argillosi abbastanza profondi, sia calcarei che marnoso-
arenacei, aridi d'estate, da 300 a 1400 m circa. La pianta è tossica, soprattutto
nei semi, per la presenza di saponine. Il nome generico, già usato da Plinio,
deriva dal latino 'barbascum' (barba), per i filamenti staminali vistosamente
pelosi, o molto più probabilmente per la densa pelosità delle foglie e dei fusti
di molte specie; la specie è dedicata al botanico francese D. Chaix (1730-
1799). Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-
agosto.
1305
Petali bianchi
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1305
Petali non bianchi
1309
1306
Foglie (almeno quelle inferiori) chiaramente picciolate
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1306
Foglie senza picciolo ben distinto
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1...,436,437,438,439,440,441,442,443,444,445 447,448,449,450,451,452,453,454,455,456,...508