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Polygala amarella Crantz
La poligala amarognola è una specie europea con tendenze subatlantiche
presente lungo tutto l’arco alpino e sugli Appennini centro-settentrionali. La
distribuzione regionale, piuttosto lacunosa, si concentra sul settore alpino,
con alcune stazioni sulle Prealpi Carniche sudoccidentali; la specie non è
mai stata osservata nell’area di studio, ma è presente nelle aree limitrofe e la
sua presenza non è da escludere. Cresce in prati umidi e torbosi, dalla fascia
submediterranea (ove è rarissima) a quella alpina. Il nome generico, che in
greco significa 'molto latte', deriva dalla credenza che la pianta aumentasse la
produzione di latte nel bestiame; il nome specifico si riferisce al sapore deci-
samente amaro della pianta. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo
di fioritura: maggio-luglio.
1218
Fiori rosa più larghi di 3 cm. Stami 3
Gladiolus palustris Gaudin
Il gladiolo di palude è una specie a distribuzione prevalentemente centroeu-
ropea presente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale e in Toscana. La di-
stribuzione regionale, con qualche lacuna, si estende a tutto il territorio salvo
la parte più settentrionale delle Alpi Carniche, ma la specie è generalmente
rara, come nell'area di studio; la pianta è protetta (D.P.Reg. 20 marzo 2009
n. 74). Cresce in pascoli e pendii erbosi, su suoli calcarei ricchi in humus,
umidi o inondati in primavera e aridi d'estate (ad esempio nelle formazioni
a
Molinia
), dalla fascia planiziale a quella montana inferiore, ed è in regresso
a causa delle moderne pratiche agricole. Il nome generico è il diminutivo del
latino 'gladius' (spada) e si riferisce alla forma delle foglie; il nome specifico
fa riferimento all’habitat. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fiori-
tura: maggio-giugno.
1218
Fiori di aspetto diverso. Stami apparentemente 1
1219
1219
Labello (petalo inferiore) giallo o giallastro
1220
1219
Labello non giallo
1222
1220
Fiori più larghi di 2 cm
Cypripedium calceolus L.
Le pianelle della Madonna, o scarpette di Venere, sono un’orchidea a vasta
distribuzione eurosiberiana presente lungo tutto l'arco alpino (salvo che in
Liguria) e sulle montagne dell'Abruzzo. La distribuzione regionale si con-
centra nella porzione occidentale delle Alpi e Prealpi Carniche e sulle Alpi
Giulie; nell'area di studio la specie è ormai divenuta rarissima: ad esempio
è stata osservata lungo la strada sterrata che porta dal Passo Pura a Casera
Tintina e sul M. Pezzocucco a 1600 m; come tutte le orchidee, la pianta è
protetta (D.P.Reg. 20 marzo 2009 n. 74). Cresce nelle radure di boschi di
latifoglie, soprattutto faggete, ma anche di boschi di conifere e negli arbusteti
lungo i torrenti, su substrati calcarei o dolomitici, con optimum nella fascia
montana. I fiori sono privi di nettare: gli insetti pronubi cadono al loro inter-
no attraverso l'apertura che, con i bordi ripiegati verso il basso, forma una
specie di trappola; l’unica via di fuga è attraverso le strette aperture ai lati del
gimnostemio, per cui il pollinario rimane attaccato al dorso dell’insetto. La
specie è stata oggetto di raccolte indiscriminate per la bellezza dei fiori, ed è
strettamente protetta. Il nome generico deriva dal greco 'Kýpris' (Afrodite, la dea di Cipro) e 'pédilon' (sandalo), da cui i nomi
italiani, per la forma del labello; il nome specifico in latino è il diminutivo di 'cálceus' e significa 'scarpetta'. Forma biologica:
geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
1220
Fiori più stretti di 2 cm
1221
1...,409,410,411,412,413,414,415,416,417,418 420,421,422,423,424,425,426,427,428,429,...508