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Foglie più brevi di 10 cm
Acer campestre L.
L'acero campestre è un albero a distribuzione europeo-asiatica occidenta-
le presente in tutte le regioni d’Italia (in Sardegna come avventizia). La di-
stribuzione regionale si estende su tutto il territorio, dal livello del mare ai
fondovalle del settore alpino; nell'area di studio è più comune a quote basse
(ad esempio nei dintorni di Ampezzo), ma appare anche presso La Maina
e Sauris di Sotto, sino a 1200 m. È diffuso in tutta la nostra regione ed è
comune in Carso. Cresce in boschi misti di latifoglie decidue, soprattutto
ai loro margini, a volte nelle siepi, di solito su suoli calcarei, ma con ampia
valenza ecologica, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Resiste
all'inquinamento e alla siccità e sopporta le potature; è una pianta molto ru-
stica impiegata per siepi, molto decorativa soprattutto in autunno grazie alla
colorazione, di un giallo intenso, delle foglie in procinto di cadere. Il legno,
duro, compatto e omogeneo si presta alla costruzione di attrezzi agricoli ed è
un buon combustibile. Capitozzato a circa 3 m di altezza, l’acero campestre è
stato largamente impiegato come tutore vivo della vite nella classica piantata
che ha contraddistinto per secoli il paesaggio della Pianura Padana. Il nome generico era già in uso presso i Romani, e deriva dal
latino 'acer' (appuntito, acuto, duro, aspro), forse per la forma dei denti fogliari di
A. platanoides
, oppure in riferimento al fatto che
il legno di alcune specie europee, molto compatto ed elastico, era usato per la fabbricazione di lance; il nome specifico si riferisce
al fatto che la pianta è un importante costituente delle siepi che delimitano i campi. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie più lunghe di 10 cm
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Lobi non terminanti in punta acutissima. Fiori disposti in racemi penduli. Ali del frutto divergenti ad
angolo acuto (a V)
Acer pseudoplatanus L.
L'acero di monte è un albero a distribuzione europeo-asiatica occidentale
presente in tutte le regioni d’Italia (in Sardegna come avventizio). La distri-
buzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, con un'ampia lacu-
na nella porzione centrale della bassa pianura friulana; nell'area di studio è
comunissimo ovunque al di sotto della fascia subalpina. Cresce in boschi
freschi, soprattutto di forra, e colonizza anche i percorsi delle slavine contri-
buendo alla ricostituzione del bosco, dalla fascia submediterranea a quella
montana. Il legno, duro ed elastico, è il più pregiato tra quello degli aceri, per
cui questo albero è spesso coltivato in impianti di arboricoltura da legno, che
viene impiegato per fabbricare tavole, parquet, strumenti musicali, sculture
e lavori al tornio. È un albero utilizzato anche a scopo ornamentale, con vita
media superiore ai 2-3 secoli, ma si conoscono esemplari che superano i 500-
600 anni. Il nome generico era già in uso presso i Romani, e deriva dal latino
'acer' (appuntito, acuto), forse per la forma dei denti fogliari di
A. platanoides
,
oppure in riferimento al fatto che il legno di alcune specie europee, molto
compatto ed elastico, era usato per la fabbricazione di lance; il nome specifico si riferisce alla somiglianza delle foglie con quelle
del platano. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Lobi con denti acutissimi, terminanti in punta sottile. Fiori disposti in corimbi eretti. Ali del frutto
divergenti ad angolo ottuso
Acer platanoides L.
L'acero riccio è un albero a distribuzione prevalentemente europea presente
in tutte le regioni d’Italia salvo che in Puglia e Sardegna. La distribuzione
regionale si estende dal Carso al settore alpino, con vaste lacune nella pianu-
ra friulana e nelle Alpi Giulie; nell'area di studio è raro e confinato a quote
relativamente basse. Cresce nei boschi di latifoglie decidue, soprattutto in
quelli di forra, su suoli argillosi profondi, umiferi e molto freschi, con op-
timum nelle fasce collinare e montana inferiore. Il legno, come quello degli
altri aceri europei, è duro, compatto e flessibile; si utilizza per tavole, mobili,
pannelli, strumenti musicali, lavori al tornio. La cultivar 'Crimson King', dal
fogliame arrossato, è una delle più note e utilizzate a scopo ornamentale. Il
nome generico era già in uso presso i Romani, e deriva dal latino 'acer' (ap-
puntito, acuto), forse per la forma dei denti fogliari di
A. platanoides
, oppure
in riferimento al fatto che il legno di alcune specie europee, molto compatto
ed elastico, era usato per la fabbricazione di lance; il nome specifico allude
alla somiglianza delle foglie con quelle del platano; il nome comune 'acero
riccio' deriva dalla foglia palmata, che ha apici appuntiti, allungati e margini dentati. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie composte (divise in foglioline separate tra loro)
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Foglie non composte
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