31
1
Alberi, liane, oppure arbusti più alti di 50 cm a maturità
2
1
Piante erbacee, oppure arbusti più bassi di 50 cm a maturità
135
2
Foglie aghiformi o squamiformi
3
2
Foglie non aghiformi né squamiformi
14
3
Arbusti non più alti di 60 cm. Fiori con petali rosa
4
3
Piante più alte di 60 cm. Fiori senza petali
5
4
Foglie aghiformi, disposte in verticilli. Petali saldati tra loro
Erica carnea L. subsp. carnea
L’erica carnicina è una specie delle montagne dell'Europa meridionale pre-
sente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale e in Toscana (la presenza è
dubbia in Lazio). Nella nostra regione ha distribuzione alpico-carsica estesa
all'alta pianura ed ad alcune stazioni litoranee ove è stata fluitata dai fiumi; in
Carso è rara, concentrandosi nella parte centrale; nelle Alpi gravita nelle pi-
nete, ed è frequente nei magredi dell'alta pianura friulana; nell'area di studio
è comune in tutte le aree con substrati calcarei. Cresce in formazioni aperte
su suoli calcarei primitivi ricchi in scheletro e poveri in humus, dal livello del
mare (ove è molto rara) ai 2400 m circa (a volte anche più in alto). Il nome
generico deriva dal greco 'eréiko' (rompere), per la presunta efficacia nello
spezzare i calcoli renali, per la fragilità dei rami, o per la capacità di rompere
la roccia con le radici; il nome specifico si riferisce al colore carnicino dei
fiori. Forma biologica: camefita fruticosa (camefita suffruticosa). Periodo di
fioritura: febbraio-giugno.
4
Foglie squamiformi, opposte. Petali liberi
Calluna vulgaris (L.) Hull
Il brugo è una specie europea a gravitazione atlantica, presente in tutte le
regioni dell’Italia centro-settentrionale. Nella nostra regione è più comune in
montagna, mentre è rara e sparsa in pianura; nell'area di studio è piuttosto
comune, soprattutto nelle aree con substrati silicei. Principale costituente
delle brughiere dell’Europa atlantica, da noi cresce in vegetazioni aperte
su suoli minerali subacidi, da superficiali a profondi, poveri in humus, dal
livello del mare alla fascia subalpina. Il nome generico, che deriva dal gre-
co 'kallynein' (scopare), ricorda l'antico uso per la produzione di scope; il
nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune, diffuso,
frequente'. Forma biologica: camefita fruticosa. Periodo di fioritura: agosto-
novembre.
5
Arbusti più bassi di 3 m a maturità
6
5
Alberi molto più alti di 3 m a maturità
9
6
Foglie più lunghe di 2.5 cm. Semi racchiusi in pigne legnose
Pinus mugo Turra subsp. mugo
Il pino mugo è una pianta delle montagne eurasiatiche molto diffusa sulle
Alpi e presente anche sull'Appennino centrale. La distribuzione regionale
si estende a tutte le aree montuose del Friuli e la pianta è spesso coltivata a
scopo ornamentale anche in pianura; nell'area di studio è comunissima nelle
aree con substrati calcarei, e sui ghiaioni lungo i versanti meridionali del
M. Nauleni raggiunge quote molto basse. Cresce sui pendii franosi, su suoli
sassosi parzialmente consolidati, di solito su substrati calcarei; ha l'optimum
presso la fascia subalpina, ma lungo i ghiaioni può scendere anche molto
più in basso. Dalle gemme, che sulle Alpi sono usate per aromatizzare la
grappa, si estrae un olio balsamico utilizzato negli stati di raffreddamento. Il
nome generico è quello usato dai Romani per indicare il pino mediterraneo,
e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della pianta), da 'pic'
(pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della
chioma degli alberi; il nome specifico, che allude al profumo delle gemme,
deriva dal francese antico ‘musguét’ (mughetto) un diminutivo derivato dal
termine arabo per il cervo muschiato, un ruminante con ghiandole odorifere utilizzate da tempi antichissimi in profumeria, con
significato di ‘aromatico, odoroso’. Forma biologica: fanerofita reptante. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
6
Foglie più brevi di 2.5 cm. Semi racchiusi in una struttura sferica, un po' carnosa a maturità
7
1...,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38 40,41,42,43,44,45,46,47,48,49,...508