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Foglie con picciolo più lungo di 1 cm e lamina lunga 3-5 cm
Rhamnus cathartica L.
Lo spinocervino è un arbusto deciduo a distribuzione eurasiatico-sudeuro-
pea presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna. La distribuzio-
ne regionale si estende su tutto il territorio, con una lacuna nelle Alpi Giulie;
nell'area di studio è piuttosto raro e limitato a quote basse. Cresce in boschi
submesofili ed ai loro margini, a volte negli aspetti più freschi delle siepi, su
suoli argillosi neutri e piuttosto umiferi, ricchi in basi, da freschi a subaridi,
dal livello del mare alla fascia montana inferiore. La pianta, soprattutto i
frutti, è velenosa ed i frutti, come indica il nome specifico, venivano usati
quale drastico purgante. Quelli acerbi erano un tempo utilizzati per colorare
le stoffe. Il nome generico, già usato dagli antichi, è di etimologia incerta; il
nome specifico in latino significa ‘puro’, ad indicare l'uso purificante-purga-
tivo che ne veniva fatto in passato. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie con picciolo più breve di 1 cm e lamina più breve di 3 cm
Rhamnus saxatilis Jacq. subsp. saxatilis
Il ranno spinello, o ranno dei sassi, è una specie dell’Europa meridionale con
distribuzione estesa alla regione circostante il Mar Nero presente in quasi
tutte le regioni settentrionali, nelle Marche e in Abruzzo. La distribuzione
regionale si estende su quasi tutte le aree montuose, e in Friuli scende in pia-
nura lungo i greti dei torrenti; nell'area di studio è abbastanza diffuso ma ra-
ramente comune, ad esempio sul M. Novarza e sul M. Morgenleit. Cresce in
ambienti aridi, cespuglieti radi, boscaglie, prati asciutti, su substrati pietrosi
calcarei, dal livello del mare (ove è rara) alla fascia montana. La corteccia ed
i frutti sono tossici, ed hanno forti proprietà lassative. Un tempo dalle drupe
immature (dette 'grani di Spagna') veniva ricavato il 'verde vescica', usato per
tingere la stoffa. Il nome generico, già usato dagli antichi, è di etimologia in-
certa, quello specifico allude all'habitat pietroso. Forma biologica: fanerofita
cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Margine della foglia dentato o dentellato. Frutto a capsula quadrilobata
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Margine della foglia intero. Frutto diverso
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Rami giovani a sezione quadrangolare. Fiori in gruppi di 2-6 su peduncoli lunghi 1-3 cm. Foglie di solito
più brevi di 8 cm. Petali 4
Euonymus europaeus L.
La fusaggine è una specie a distribuzione eurasiatica presente in tutte le re-
gioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio;
nell'area di studio la specie è abbastanza diffusa ma quasi mai comune solo a
quote basse. Entra nello strato arbustivo dei boschi termofili rarefacendosi a
partire dalle faggete; l'optimum è nei mantelli e nelle siepi, su suoli argillosi
piuttosto freschi, ricchi in basi e composti azotati, al di sotto della fascia
montana superiore. I semi sono tossici (evonina) ed erano usati come drasti-
co purgante. Nel Medioevo dal legno si ottenevano fusi per filare la lana, da
cui il nome italiano; i frutti e la corteccia erano utilizzati per le proprietà eme-
tiche, purganti ed insetticide: la polvere dei frutti seccati e macinati veniva
usata per combattere i pidocchi e il decotto di frutti e corteccia veniva usato
contro la rogna. Il nome generico deriva dal greco 'eu' (buono) e 'onoma'
(nome), cioè 'pianta con buona fama', in senso ironico a causa della veleno-
sità dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura:
aprile-giugno.
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Rami giovani a sezione non quadrangolare. Fiori in gruppi di 5-15 su peduncoli lunghi 4-6 cm. Foglie di
solito più lunghe di 8 cm. Petali di solito 5
1...,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47 49,50,51,52,53,54,55,56,57,58,...508