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montana ed a volte presente anche più in alto come presso le malghe.
Cresce in ambienti disturbati, dai margini di strade a quelli dei boschi,
dalle praterie seminaturali a vegetazioni ruderali, su suoli neutro-basici,
ricchi in composti azotati. Il nome del genere deriva dalla Media, antica
regione della Persia, da cui Teofrasto pensava provenisse l'erba medica; il
nome specifico allude alle infiorescenze compatte che ricordano le
infruttescenze del luppolo. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-agosto.
206
Legume allungato, ricurvo a falce o avvolto a spirale.
Corolla lunga più di 4 mm
207
207
Corolla lunga al massimo 6 mm, di colore giallo intenso. Spire del legume senza foro
centrale
Medicago prostrata Jacq. subsp. prostrata
Specie submediterraneo-pontica presente in Lombardia, Italia nord-
orientale e centrale, Abruzzo e Puglia (la sua presenza è dubbia in
Trentino-Alto Adige e Toscana, e non è stata ritrovata in tempi recenti in
Piemonte), dal livello del mare ai 1200 m circa. Nella nostra regione ha
distribuzione prealpico-carsica estesa ai magredi dell'alta pianura; in
Carso è diffusa e localmente comune. Cresce in gramineti aridi e lande
rupestri, su suoli calcarei argillosi ma ricchi in scheletro, aridi in estate. Il
nome del genere deriva dalla Media, antica regione della Persia, da cui
Teofrasto pensava provenisse l'erba medica; il nome specifico allude al
portamento prostrato dei fusti. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
207
Corolla lunga 7-8 mm, di colore giallo-limone,a volte screziata di violetto. Spire del
legume con foro centrale
Medicago falcata L. subsp. falcata
Specie eurasiatica presente in tutta Italia, salvo che in Sardegna, dalla
costa alla fascia montana inferiore. Nella nostra regione, Carso incluso, è
comune. Cresce in vegetazioni disturbate, negli orli di boschi termofili,
lungo strade, su muri e scarpate, su suoli per lo più calcarei ricchi in
scheletro ed aridi d'estate. Forma spesso ibridi con
M. sativa
(
M. x varia
),
che presentano fiori in parte gialli in parte screziati di violetto. Il nome
del genere deriva dalla Media, antica regione della Persia, da cui
Teofrasto pensava provenisse l'erba medica; il nome specifico allude alla
forma arcuata del legume. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-luglio.
208
Petali bianchi
209
208
Petali non bianchi
213
209
Infiorescenze almeno 5 volte più lunghe che larghe
Melilotus albus Medik.
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita, presente in
tutte le regioni d'Italia. Nella nostra regione è comune; in Carso è
comunissima ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali lungo le strade, in
stazioni ferroviarie, cave e discariche, su diversi tipi di suoli primitivi
ricchi in scheletro e poveri in humus, dal livello del mare alla fascia
montana inferiore. È debolmente tossica per la presenza di cumarine, ma
l'infuso, di sapore gradevole, viene ancor oggi spesso utilizzato
localmente. Il nome generico deriva dal greco 'meli' (miele) e 'lotos'
(trifoglio), quello specifico allude al colore bianco dei fiori. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
209
Infiorescenze subsferiche od ovali, meno di 4 volte più
lunghe che larghe
210
210
Piante annue di ambienti disturbati
211
210
Piante perenni
212
1...,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64 66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,...148