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ma mai molto abbondante. Cresce in colture sarchiate ed in ambienti
ruderali lungo le strade, alla periferia di abitati, nelle discariche etc., su
suoli argillosi abbastanza freschi ed umiferi, ricchi in composti azotati. Il
nome generico deriva da una parola greca che significa 'molle',
'spugnoso', in riferimento ai fusti deboli e cavi; quello specifico allude
alla spinosità delle foglie. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: gennaio-dicembre.
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Fusto di color bianco-osseo. Foglie a base astata, semiabbracciante il fusto
Lactuca serriola L.
Specie eurasiatica presente in tutta Italia dal livello del mare sino alla
fascia montana inferiore. Nella nostra regione è ampiamente diffusa e
spesso comune, con lacune nelle Alpi; in Carso è comunissima ovunque.
Cresce in vegetazioni ruderali ai margini di strade, in discariche e
scarpate, lungo i muri in pietra, su suoli da ghiaiosi ad argillosi aridi,
ricchi in basi e composti azotati. Il nome generico allude alla presenza di
un latice bianco, tipico di molte altre
Asteraceae
liguliflore. Forma
biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Fusto verde. Foglie arrotondate od attenuate verso la base
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Capolini con soli 5 fiori
Lactuca muralis (L.) Gaertn.
Specie europea presente in tutta Italia dal livello del mare sino alla fascia
montana superiore. Nella nostra regione è diffusa dal Carso alla fascia
montana, con ampie lacune nella bassa pianura ove è sporadica; in Carso
è comune quasi ovunque. Cresce in boschi maturi e cedui, nelle radure e
nelle siepi, lungo viottoli ombreggiati ed in affioramenti rupestri ombrosi,
su suoli carbonatici argillosi, ricchi in scheletro e composti azotati. Il
nome generico allude alla presenza di un latice bianco, tipico di molte
altre
Asteraceae
liguliflore. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Capolini con più di 5 fiori
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246
Pianta glabra. Becco inserito al centro di una coroncina (lente!)
Chondrilla juncea L.
Specie eurasiatico-mediterranea presente in tutta Italia al di sotto della
fascia montana. Nella nostra regione ha distribuzione sparsa, evitando la
bassa pianura e la montagna; in Carso è comune, concentrandosi presso
Monfalcone e Trieste, forse per la maggiore ruderalizzazione. Cresce
come pioniera in vegetazioni semi-ruderali su scarpate, ai margini di
campi e strade, alla base di marciapiedi e muri, su suoli aridi primitivi. Le
foglie basali giovani sono commestibili in insalata. Il nome generico
deriva dal greco 'chondros' inteso come 'grumo' per il latice della pianta
che si raggruma facilmente a contatto dell'aria; il nome specifico allude ai
fusti sottili e con poche foglie, simili a quelli dei giunchi. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Piante pelose. Becco non inserito al centro di una
coroncina
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Acheni di lunghezza molto diversa: gli esterni di 5-9 mm e senza becco, gli interni di 12-
17 mm, con becco
Crepis foetida L. subsp. rhoeadifolia (M. Bieb.) Čelak.
Entità con distribuzione estesa dall'Europa sudorientale alle steppe della
Siberia meridionale, in Italia presente al Nord dal Piemonte al Friuli, in
Toscana ed in Abruzzo. La distribuzione regionale si estende dal Carso
triestino alla media ed alta pianura friulana, con poche stazioni nella bassa
pianura. Cresce in prati aridi a carattere steppico da cui è spesso passata
ad ambienti ruderali, incolti, lungo le vie e presso le discariche di