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ma talvolta decalcificati, poveri in humus e composti azotati, dal livello
del mare alla fascia montana superiore, a volte anche più in alto. Il nome
generico deriva dal greco e significa 'ferro di cavallo' per la forma arcuata
dei legumi; il nome specifico deriva dal latino 'coma' (chioma) ed allude
anch'esso alla disposizione dei frutti maturi che divergono da ogni lato
all'apice del fusto. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di
fioritura: maggio-agosto.
255
Foglie con 5 foglioline (in realtà le 2 foglioline basali sono delle grosse stipole)
Lotus corniculatus L. subsp. corniculatus
Specie eurasiatico-temperata, diffusa e comune in tutta Italia sino alla
fascia montana superiore. Nella nostra regione è diffusa e comune sino
alla fascia alpina; in Carso è comunissima ovunque. Si articola in diverse
entità di difficile e controversa interpretazione. Cresce in prati pingui
seminaturali, prati da sfalcio, aiuole, parchi, con un'ampia valenza
ecologica. Il nome generico deriva dal greco 'lotos' e latino 'lotus' che
designava diverse
Fabaceae
foraggere o commestibili fra cui il trifoglio
ed il meliloto. Il nome specifico allude alla forma appuntita della carena
(secondo alcuni alla forma del legume). Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-settembre.
256
Infiorescenza ad ombrella composta
Orlaya grandiflora (L.) Hoffm.
Specie mediterraneo-submediterranea, forse di antica introduzione al
limite nord dell'areale, presente in tutta l'Italia continentale salvo che in
Calabria, con optimum al di sotto della fascia montana. Nella nostra
regione è diffusa dal Carso all'alta pianura con alcune stazioni nelle
Prealpi; in Carso è comune ovunque, spesso in popolazioni molto dense.
Cresce in stazioni aride, aperte e sassose, ai margini di mantelli e siepi, su
scarpate, in ambienti ruderali, su suoli primitivi ricchi in scheletro, aridi
d'estate. Il genere è dedicato al medico e botanico ucraino Ivan
Semenovych Orlay (1771-1829). Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
256
Infiorescenza non ad ombrella composta
257
257
Petali fusi tra loro in una corolla a forma di botticella
Scrophularia canina L. subsp. canina
Specie eurimediterranea presente in tutta Italia dal livello del mare alla
fascia montana inferiore. Nella nostra regione è diffusa dalla costa alla
fascia montana inferiore e sostituita più in alto da
S. hoppii
; in Carso è
piuttosto comune. Gli ambienti primari sono i ghiaioni calcarei, ma oggi
la specie è più frequente in siti disturbati quali cave abbandonate,
massicciate ferroviarie e dotti industriali. La pianta è leggermente tossica
(iridoidi e saponine). Il nome generico deriva dall'antica ed errata
credenza che alcune specie del genere fossero un efficace rimedio contro
la scrofola, un'infezione dei linfonodi; il nome specifico deriva da quello
volgare (ruta canina). Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-settembre.
257
Petali liberi
258
258
Foglie imparipennate
259
258
Foglie paripennate
260
259
Infiorescenza subsferica. Fiori azzurro-violetti
Securigera varia (L.) Lassen
Specie dell'Europa sudorientale, presente in tutta l'Italia continentale
salvo che in Puglia, dalla costa alla fascia montana inferiore ove diviene
più sparsa e rara. La distribuzione regionale si estende dalla costa ai
fondovalle del settore alpino, con qualche lacuina soprattutto sulle Prealpi
Carniche occidentali; in Carso è comune ovunque. Cresce in vegetazioni