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dal Carso e dalle coste friulane sino ai fondovalle del settore alpino
meridionale; in Carso è divenuta frequentissima negli ultimi decenni. È
una pianta pioniera effimera favorita da ghiaie superficiali, che si instaura
su terreni smossi nei cantieri e lungo le strade; colonizza anche i greti dei
torrenti, dal livello del mare sino alla fascia montana inferiore. È una
delle più pericolose piante allergeniche: ogni esemplare può produrre più
di un miliardo di granuli pollinici. Il nome generico è quello del cibo
degli dei nella mitologia classica, anche se le specie di questo genere non
sono commestibili; il nome specifico allude alla somiglianza delle foglie
con quelle di alcune specie di
Artemisia
. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
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Fiori almeno in parte bianchi
235
234
Fiori mai bianchi
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235
Foglie non fortemente odorose. Fiori più larghi di 1 cm
Tanacetum corymbosum (L.) Sch.Bip. subsp. corymbosum
Specie submediterranea piuttosto polimorfa, che con tre sottospecie è
presente in tutta l'Italia continentale al di sotto della fascia montana. Nella
nostra regione ha distribuzione tendenzialmente prealpico-carsica; in
Carso è abbastanza diffusa ma quasi assente nell'Isontino. Cresce negli
aspetti più mesofili dei boschi decidui, sia su calcare che su arenarie, su
suoli argillosi abbastanza profondi e piuttosto umiferi, da neutri a
subacidi. Il nome generico sembra derivare dal latino medievale 'tanazita',
a sua volta derivato dal greco 'athanasia' (immortalità), quello specifico
allude alla disposizione dei capolini in corimbi. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Foglie fortemente odorose. Fiori più stretti di 1 cm
Achillea collina (Becker ex Wirtg.) Heimerl
Specie del difficile aggregato di
A. millefolium
, con distribuzione sud-
orientale in Europa, diffusa in quasi tutta Italia dal livello del mare alla
fascia montana. Rispetto ad
A. millefolium
, con cui viene spesso confusa,
ha l'optimum in ambienti più aridi, come ad esempio, nella nostra regione,
le lande del Carso ed i magredi dell'alta pianura friulana, con tendenza ad
occupare anche ambienti disturbati come i margini di strade. Per la
presenza di olii eterei e di altri principi attivi, è stata largamente utilizzata
nella medicina popolare. Il nome generico è dedicato ad Achille, che ne
avrebbe sfruttato le proprietà curative. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Fiori bianco-giallastri
Artemisia absinthium L.
L'assenzio è una specie da eurasiatico-continentale a submediterranea,
presente in tutta Italia salvo che in Sicilia e Sardegna, dal livello del mare
a 1100 m circa. Nella nostra regione ha una distribuzione frammentaria
concentrata nella parte sudorientale incluso il Carso, ove è diffusa ma non
sempre comune. Cresce in ambienti disturbati subaridi, lungo le strade,
nelle discariche, sui muri, su suoli ricchi in basi e composti azotati. Come
le altre specie congeneri, contiene il tossico thujone, per cui la
commercializzazione dell'assenzio era vietata in Francia sino a poco
tempo fa. Il nome generico era già in uso presso i Greci antichi ma è di
etimologia incerta: potrebbe riferirsi ad alla dea Artemide (Diana) o alla
regina Artemisia, moglie di Mausolo, re di Caria.; il nome specifico
significa 'privo di dolcezza' e indica il sapore amaro. Forma biologica:
camefita suffruticosa (emicriptofita scaposa). Periodo di fioritura: agosto-
settembre.
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Fiori roseo-violetti
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Involucro dei capolini cilindrico, molto più lungo che largo. Squame involucrali con
margine intero
Serratula tinctoria L. subsp. tinctoria
Specie eurosiberiana presente in tutte le regioni italiane salvo che in