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Punctelia subrudecta
(Nyl.) Krog
Specie legata a vegetazione di Xanthorion, anche se non tollera
un'eccessiva eutrofizzazione dei substrati. È diffusa in tutta Italia al di
sotto della fascia montana. Si può confondere facilmente con
P. borreri
(Sm.) Krog e
P. jeckeri
(Roum.) Kalb, con cui in passato è stata spesso
confusa. Nel Parco è nota solo per l'area circostante Villa Welsperg.
Citazioni bibliografiche:
Nascimbene & Caniglia, 2003
Pycnora sorophora
(Vain.) Hafellner
Specie con una distribuzione boreal-montana, nota per il nord Europa, le
Alpi e il Nord America. Si sviluppa su legno e più raramente su corteccia
di conifere e in Italia è più frequente nella fascia subalpina. Nel Parco è
abbastanza comune su tronchi morti in piedi, nei boschi di larice e pino
cembro.
Citazioni bibliografiche:
Nascimbene et al., 2008a; Nascimbene et al.,
2008b
Pyrenula nitida
(Weigel) Ach.
È una specie nota solo per l'Europa, dalla Scandinavia meridionale fino
alle aree montuose delle regioni mediterranee. Sembra essere fortemente
in declino in tutto il suo areale. Cresce tipicamente su corteccia liscia,
alla base dei tronchi, soprattutto su faggio in boschi molto umidi. In
Italia è stata rinvenuta soprattutto nelle regioni alpine e sembra più rara
in quelle meridionali. Nel Parco non è stata rinvenuta, ma viene inserita
ugualmente in questa guida dal momento che la sua presenza sembra
essere molto probabile nei boschi dominati dal faggio come ad esempio
in Val Canali e nel Vanoi.
Ramalina farinacea
(L.) Ach.
Con R. fastigiata, questa è una delle più comuni specie del genere in
Italia. Rispetto alla prima è più legata ad ambienti naturali e a un clima
umido-suboceanico. La forma e dimensione dei lobi sono piuttosto
variabili, così come lo è la chimica, ma i soredi ben delimitati, da ellittici
a rotondi, che si sviluppano al margine dei lobi, lo rendono facilmente
riconoscibile. Nel Parco è abbastanza comune nella foresta di
Paneveggio e in Val Canali.
Citazioni bibliografiche:
Nascimbene & Caniglia, 2003; Nascimbene et
al., 2008c
Ramalina fastigiata
(Pers.) Ach.
Questa è certamente la più comune
Ramalina
in Italia, diffusa dalle coste
alla fascia subalpina ed a volte presente anche in ambienti periurbani ed
in aree agricole. In quest'ultimo caso appare spesso in esemplari senza
apoteci, ridotti e malformati: forme con lobi brevi ed appiattiti possono
essere confuse con
E. prunastri
, che però ha tallo K+ giallo, bianco di
sotto, normalmente sorediato al margine, mentre forme con lobi sottili ed
allungati si possono confondere con
R. farinacea
, che in condizioni
normali ha sorali ben delimitati al margine dei lobi. Nel Parco è nota
solo per Villa Welsperg.
Citazioni bibliografiche:
Nascimbene & Caniglia, 2003; Nascimbene et
al., 2006