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Aira cupaniana Guss.
- La nebbia di Cupani è una pianta annua a distribuzione strettamente mediterranea con
baricentro occidentale, presente in Liguria, Toscana, Lazio, e in tutte le regioni dell'Italia meridionale e insulare.
Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune, con diverse stazioni anche all'interno del raccordo anulare, nei
prati aridi. Cresce in incolti aperti, su suoli generalmente sabbiosi derivanti da substrati silicei, aridi d'estate, dal livello
del mare a 900 m circa, con optimum nella fascia mediterranea. Il nome generico era usato dagli antichi Greci per una
pianta simile al loglio; la specie è dedicata a Francesco Cupani (1657-1711), francescano di Palermo, uno dei primi
studiosi della flora siciliana. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Aira elegantissima Schur subsp. elegantissima
- La nebbia minore è una pianta annua ampiamente diffusa in tutta la
regione mediterranea, presente in tutte le regioni d'Italia ma più frequente al centro-sud. Nell'area metropolitana di
Roma la specie è diffusa e piuttosto comune, soprattutto sul litorale ma anche all'interno del raccordo anulare, con
lacune nel centro storico. Cresce in incolti aridi, pascoli, macchie, garighe, prevalentemente su substrati silicei (oppure
su ferretto e terra rossa), al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico era usato dagli antichi greci per una
pianta simile al loglio; il nome specifico allude all'eleganza delle ampie infiorescenze, con le spighette portate da
peduncoli sottilissimi. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Ajuga chamaepitys (L.) Schreb. subsp. chamaepitys
- L'ajuga gialla è una specie mediterranea di antica introduzione
ai limiti settentrionali dell'areale, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è diffusa
soprattutto nelle aree periferiche, con diverse stazioni anche all'interno del raccordo anulare, nei prati aridi. Cresce in
siti aridi e soleggiati con vegetazione rada, in praterie steppiche, in pratelli ricchi di piante annuali, a volte anche in
ambienti ruderali, dal livello del mare a 1500 m circa. Un tempo la pianta veniva usata come diuretico e depurativo del
sangue. Il nome generico deriva dal latino 'jugum' preceduto dalla 'a' privativa, a indicare l'assenza del labbro superiore
della corolla, quello specifico in greco significa 'piccolo pino', per la forma sottile dei lobi fogliari. Forma biologica:
terofita scaposa (emicriptofita bienne/ emicriptofita scaposa). Periodo di fioritura: aprile-ottobre.
Ajuga iva (L.) Schreb. subsp. iva
- L'iva moscata è una specie a distribuzione strettamente mediterranea presente, con
due sottospecie, in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare salvo che nelle Marche (di
dubbia presenza in Umbria). Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara e limitata ad aree site all'esterno del
raccordo anulare. Cresce nei prati aridi, negli incolti e nei pascoli, dal livello del mare a 600 m circa, con optimum nella
fascia mediterranea. Il nome generico deriva dal latino 'jugum' preceduto dalla 'a' privativa, a indicare l'assenza del
labbro superiore della corolla, quello specifico è una probabile deformazione del nome generico usata nel Medioevo per
designare il genere e rimasta tale come nome comune. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura:
marzo-giugno.
Ajuga reptans L.
- La bugola strisciante è una specie a distribuzione prevalentemente europea presente in tutte le
regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è comune, con diverse stazioni anche all'interno del raccordo
anulare, soprattutto nella parte occidentale del territorio, nei boschi. Gli ambienti originari sono probabilmente le radure
dei boschi mesofili di latifoglie e i prati stabili, da cui la specie è passata ad ambienti disturbati su suoli argillosi
piuttosto freschi e abbastanza ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana; essendo in grado di
riprodursi vegetativamente per stoloni, la specie è oggi comunissima anche in parchi, giardini e aiuole, ove l'influenza
dell'uomo ha eliminato le specie concorrenti. Un tempo era usata per curare le ferite. Il nome generico deriva dal latino
'jugum' preceduto dalla 'a' privativa, a indicare l'assenza del labbro superiore della corolla; il nome specifico in latino
significa 'strisciante', e si riferisce ai lunghi stoloni. Forma biologica: emicriptofita reptante. Periodo di fioritura: aprile-
giugno (gennaio-marzo nelle regioni meridionali).
Albizia julibrissin Durazz.
- L'albizia è un albero deciduo nativo dell'Asia occidentale. Venne diffuso da
Costantinopoli in tutta Europa dal naturalista fiorentino Filippo degli Albizzi (o Albizi) verso la metà del '700, da cui
l'altro nome comune 'acacia di Costantinopoli'. Molte specie di questo genere provengono dalle aree tropicali e sub-
tropicali di Asia, Africa e Australia; pertanto nelle nostre zone, soggette a gelate, le specie più sensibili vengono fatte
crescere in serra. In Italia è coltivata e diffusa a scopo ornamentale, e a volte appare inselvatichita presso gli abitati, dal
livello del mare a 300 m circa. Nell'area metropolitana di Roma la specie è frequentemente coltivata e appare talvolta
anche allo stato subspontaneo. È una pianta abbastanza resistente all'inquinamento e pertanto è ritenuta adatta a essere
utilizzata nel verde urbano. Il genere è dedicato a F. degli Albizzi; il nome specifico deriva dal persiano e significa
'fiore di seta'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Alcea rosea L.
- Il malvone roseo è una specie di origine incerta, introdotta in Italia come pianta ornamentale e oggi
presente come avventizia in tutte le regioni salvo che in Valle d'Aosta. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
diffusa ma non molto comune, con diverse stazioni anche all'interno del raccordo anulare. Le radici contengono delle
sostanze mucillaginose che venivano usate, previo trattamento, per proteggere le mucose della faringe e contro la tosse.
Il nome generico deriva dal greco 'alké' (rimedio), quello specifico si riferisce al colore rosato dei petali. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Alcea setosa (Boiss.) Alef.
- Il malvone setoso è una specie a distribuzione mediterranea con baricentro orientale
presente come avventizia in Lazio, Umbria e Puglia (da lungo tempo non più osservata nelle Marche). Nell'area
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