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nome specifico in latino significa 'che cresce nelle vigne'. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto.
Alnus glutinosa (L.) Gaertn.
- L'ontano comune è un albero deciduo a vasta distribuzione eurosiberiana presente in
tutte le regioni d'Italia (in Puglia come specie avventizia). Nell'area metropolitana di Roma la specie non è molto
comune, diffusa lungo il Tevere soprattutto nel settore settentrionale. Cresce lungo i corsi d'acqua, formando
popolamenti ripari al di sotto della fascia montana superiore che costituiscono habitat a conservazione prioritaria a
livello europeo. Il legno, di un caratteristico colore giallo-aranciato, assume notevole resistenza quando è immerso
nell'acqua per cui è sempre stato usato per fondazioni di palafitte e strutture sommerse in genere; non a caso è un albero
adattato a terreni periodicamente inondati. Gli apparati radicali ospitano batteri azotofissatori simbionti, per cui la
pianta fertilizza naturalmente il suolo. Il nome generico, già in uso presso i Romani, potrebbe derivare dalla radice
celtica 'al lan' (presso l'acqua) per l'ecologia di molte specie, quello specifico si riferisce ai rami giovani attaccaticci.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Alopecurus aequalis Sobol.
- La coda di topo arrossata è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-temperata
presente in quasi tutte le regioni d'Italia (non ritrovata in tempi recenti in Campania, e segnalata erroneamente in
Lombardia). Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara e localizzata in alcune aree umide della periferia. Cresce
in paludi, stagni e risaie, dal livello del mare a 1900 m circa. Il nome generico deriva da due parole greche, 'alopes'
(volpe) e 'ura' (coda), per la forma dell'infiorescenza di alcune specie; il nome specifico significa 'uguale,
proporzionato, uniforme'. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Alopecurus bulbosus Gouan subsp. bulbosus
- La coda di topo bulbosa è una specie a distribuzione
eurimediterraneo-subatlantica presente in quasi tutte le regioni d'Italia (manca in Valle d'Aosta, Lombardia e Trentino-
Alto Adige e non è stata ritrovata da lungo tempo in Liguria e in Calabria). Nell'area metropolitana di Roma la specie è
rara e localizzata in alcune aree umide della periferia. Cresce in prati palustri e pozze effimere, a volte anche in
ambienti subsalsi, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico deriva da due parole greche, 'alopes'
(volpe) e 'ura' (coda), per la forma dell'infiorescenza di alcune specie; il nome specifico si riferisce al bulbo piriforme
che sta alla base dei fusti. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: marzo-luglio.
Alopecurus myosuroides Huds. subsp. myosuroides
- La coda di volpe (o di topo) dei campi è una pianta annua a
vasta distribuzione paleotemperata oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. Nell'area
metropolitana di Roma la specie è diffusa e molto comune negli incolti, anche all'interno del raccordo anulare. Cresce
in ambienti ruderali, in vegetazioni erbacee aperte, come infestante delle colture di cereali a ciclo autunnale-
primaverile, su suoli sciolti, aridi, ricchi in carbonati, al di sotto della fascia montana. Il nome generico deriva da due
parole greche, 'alopes' (volpe) ed 'ura' (coda), per la forma dell'infiorescenza di alcune specie; quello specifico deriva
dal greco da 'mys, myós' (topo) e 'urá' (coda) e significa quindi 'coda di topo', per l'infiorescenza particolarmente sottile
rispetto ad altre specie congeneri. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Alopecurus rendlei Eig
- La coda di topo di Rendle è una specie a distribuzione eurimediterranea presente in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta (avventizia in Trentino-Alto Adige e non ritrovata in tempi recenti in
Liguria), ma più comune al centro-sud. Nell'area metropolitana di Roma la specie è rara e localizzata in alcune aree
umide della periferia, con pochissime stazioni all'interno del raccordo anulare. Cresce in prati umidi palustri e ripariali,
al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico deriva da due parole greche, 'alopes' (volpe) ed 'ura' (coda),
per la forma dell'infiorescenza di alcune specie quello specifico è un diminutivo del termine latino 'uter' (otre), in
riferimento alla forma rigonfia delle guaine fogliari superiori; la specie è dedicata al botanico canadese Alfred Barton
Rendle (1865-1938). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Alternanthera philoxeroides (Mart.) Griseb.
- L'alternantera, o erba degli alligatori, è una pianta acquatica originaria
dell'America Meridionale, da cui si è diffusa come avventizia in diverse parti del Globo divenendo spesso una specie
infestante, segnalata per la Toscana e il Lazio. Nell'area metropolitana di Roma la specie è localizzata presso Ponte
Sublicio, sull'argine destro del Fiume Tevere, ove forma una piccola popolazione di recente colonizzazione. Cresce
sulle rive di stagni, laghi, torrenti, canali e fossi, a volte anche in terreni agricoli umidi, formando spesso dense masse
aggrovigliate che possono ostacolare il flusso nei canali di irrigazione, limitare la navigazione delle barche, rendere
difficile la pesca e altre forme di attività ricreative. Il nome generico significa 'con stami alternati', quello specifico
significa, nonostante l'ecologia della specie 'amante dei luoghi aridi'. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
Althaea cannabina L.
- La malva canapina è una specie a distribuzione estesa dall'Europa meridionale alle regioni
circostanti il Mar Nero, presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta (e segnalata erroneamente in
Trentino-Alto Adige). Nell'area metropolitana di Roma la specie è abbastanza diffusa ma solo localmente comune.
Cresce in siti disturbati presso gli abitati, nei vigneti, ai bordi delle strade, su suoli argilloso-limosi, subaridi, ricchi in
composti azotati, dal livello del mare a 800 m circa. La pianta è ricca di mucillagini ed è utilizzata nella medicina
popolare come emolliente ed espettorante. Il nome generico deriva dal greco 'althaino' (curare), quello specifico si
riferisce alle foglie vagamente simili a quelle della canapa. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-settembre.