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Althaea officinalis L.
- La bismalva è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-temperata presente in tutte le regioni
d'Italia (ma segnalata erroneamente in Valle d'Aosta). Nell'area metropolitana di Roma la specie è abbastanza comune
lungo i corsi d'acqua. Cresce in ambienti umidi, a volte anche disturbati, anche con acqua salmastra, dal livello del mare
a 1200 m circa. Per la presenza di mucillagini è utilizzata nella medicina popolare come emolliente ed espettorante. Il
nome generico deriva dal greco 'althaino' (curare), quello specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia);
entrambi si riferiscono all'antico uso a scopo medicinale. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
Amaranthus albus L.
- L'amaranto bianco è una pianta annua di origine nordamericana oggi diffusa nelle zone
temperate di quasi tutto il mondo, presente come avventizia in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma
la specie è abbastanza diffusa, anche all'interno del raccordo anulare. Cresce in vegetazioni ruderali aperte, nelle
installazioni ferroviarie, in discariche e cantieri edili, a volte ai margini delle strade, su suoli limoso-argillosi piuttosto
aridi e ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 300 m circa. Le foglie giovani sono commestibili. Il nome
generico, che è passato a designare il colore tipico dell'infiorescenza di alcune specie, deriva dal greco 'a' (privativo,
'non') e 'maráino' (io appassisco) e significa quindi 'pianta che non appassisce'; il nome specifico in latino significa
'bianco'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
Amaranthus blitoides S. Watson
- L'amaranto blitoide è una pianta annua di origine nordamericana presente come
avventizia in tutte le regioni d'Italia salvo che in Trentino-Alto Adige. Nell'area metropolitana di Roma la specie è
molto diffusa e comune, dalle aree periferiche sino al centro storico, su terra di riporto. Cresce in ambienti ruderali, in
siti caldi e disturbati, lungo i muri, ai margini delle strade, negli orti, su suoli piuttosto ricchi in composti azotati, dal
livello del mare alla fascia collinare. Il nome generico, che è passato a designare il colore tipico dell'infiorescenza di
alcune specie, deriva dal greco 'a' (privativo, 'non') e 'maráino' (io appassisco) e significa quindi 'pianta che non
appassisce'; il nome specifico si riferisce alla somiglianza con
A. blitum
. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: luglio-settembre.
Amaranthus blitum L. subsp. blitum
- L'amaranto blito è una pianta annua a distribuzione originariamente
mediterranea e oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia (avventizia in Veneto, Piemonte,
Liguria e Umbria). Nell'area metropolitana di Roma questa sottospecie è piuttosto diffusa e comune, soprattutto ai
margini delle strade. Cresce in ambienti ruderali, in siti caldi e disturbati, lungo i muri, ai margini delle strade, negli
orti, su suoli piuttosto ricchi in composti azotati, dal livello del mare alla fascia collinare. Le foglie sono commestibili
previa cottura. Il nome generico, che è passato a designare il colore tipico dell'infiorescenza di alcune specie, deriva dal
greco 'a' (privativo, 'non') e 'maráino' (io appassisco) e significa quindi 'pianta che non appassisce'; il nome specifico era
usato anticamente già da Plinio, a indicare forse una pianta simile allo spinacio. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
Amaranthus blitum L. subsp. emarginatus (Salzm. ex Uline & W.L.Bray) Carretero, Muñoz Garm. & J.Pedrol
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L'amaranto smarginato è un'entità originaria dell'America Tropicale, presente come avventizia naturalizzata in diverse
regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma questa sottospecie è piuttosto rara. Cresce in ambienti ruderali, in siti
caldi e disturbati, lungo i muri, ai margini delle strade, negli orti, su suoli piuttosto ricchi in composti azotati, dal livello
del mare alla fascia collinare. Le foglie sono commestibili previa cottura. Il nome generico, che è passato a designare il
colore tipico dell'infiorescenza di alcune specie, deriva dal greco 'a' (privativo, 'non') e 'maráino' (io appassisco) e
significa quindi 'pianta che non appassisce'; l'attribuzione di questo taxon ad
A. blitum
sembra erronea: si tratta in realtà
di specie distinta il cui nome corretto è
Amaranthus emarginatus
Salzm. ex Uline & W.L.Bray . Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
Amaranthus cruentus L.
- L'amaranto rosso è una pianta annua originaria dall'America tropicale, in Italia spesso
coltivata per ornamento in giardini e orti da cui sfugge sporadicamente allo stato subspontaneo; è presente come
avventizia in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta e forse in Lombardia. Nell'area metropolitana di Roma la
specie è piuttosto diffusa, soprattutto nella parte settentrionale del territorio compreso entro il raccordo anulare. Cresce
in ambienti ruderali ricchi in composti azotati, di solito presso gli abitati, dal livello del mare agli 800 m circa. Il nome
generico, che è passato a designare il colore tipico dell'infiorescenza di alcune specie, deriva dal greco 'a' (privativo,
'non') e 'maráino' (io appassisco) e significa quindi 'pianta che non appassisce'; il nome specifico si riferisce al colore
rossastro delle infiorescenze. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
Amaranthus deflexus L.
- L'amaranto prostrato è una specie originaria delle zone calde dell'America meridionale,
presente come avventizia in tutte le regioni d'Italia. Nell'area metropolitana di Roma la specie è diffusa e comunissima
quasi ovunque nelle aree urbanizzate, dalle periferie al centro storico. Colonizza siti fortemente disturbati presso gli
abitati, come marciapiedi, muri, lastricati, su suoli primitivi ricchi in composti azotati e aridi d'estate, dal livello del
mare a 1000 m circa. Il nome generico, che è passato a designare il colore tipico dell'infiorescenza di alcune specie,
deriva dal greco 'a' (privativo, 'non') e 'maráino' (io appassisco) e significa quindi 'pianta che non appassisce'; il nome
specifico si riferisce ai fusti prostrati. Forma biologica: terofita scaposa/ emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-settembre.