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Gemme grigie. Fiori bianchi, con petali
Fraxinus ornus L. subsp. ornus
L'orniello è una specie mediterraneo-pontica presente in tutta Italia dal
livello del mare alle faggete termofile della fascia montana inferiore.
Cresce nei boschi aperti, nei mantelli, su substrati sia calcarei che marnoso-
arenacei, soprattutto con il carpino nero, ma anche in boschi più maturi di
querce. In Italia meridionale la linfa zuccherina è utilizzata per la
produzione della manna, sostanza zuccherina contenente mannite con
deboli proprietà lassative, che viene estratta con incisioni praticate nella
corteccia e lasciata rapprendere all'aria. Il nome generico, già utilizzato da
Plinio il Vecchio, deriva dal greco 'frasso' (difendo), forse per l'uso
dell'orniello come pianta per siepi; il nome specifico in latino significa
'ornamentale'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
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Gemme nere o bruno scure. Fiori verdastri, senza petali
Fraxinus angustifolia Vahl subsp. oxycarpa (Willd.) Franco & Rocha Afonso
Il frassino meridionale è un albero sudest europeo, presente in quasi tutta
Italia salvo che in Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Liguria e Sicilia, dal
livello del mare ai 1000 m circa. Cresce in boschi paludosi, su suoli
pesanti, limoso-argillosi, ricchi in composti azotati e con ristagno d'acqua.
Come dall'orniello, anche da questa specie si estraeva la manna, una
sostanza zuccherina contenente mannite, dalle proprietà debolmente
lassative. Il nome generico, già utilizzato da Plinio il Vecchio, deriva dal
greco 'frasso' (difendo), forse per l'uso dell'orniello come pianta per siepi.
Forma biologica: fanerofita scaposa Periodo di fioritura: novembre-
gennaio.
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Foglie lobate
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Foglie non lobate
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Ali del frutto formanti un angolo acuto con il peduncolo (cercate i frutti sotto l'albero!)
Acer pseudoplatanus L.
L'acero di monte è un albero europeo-asiatico occidentale presente in tutta
Italia (in Sardegna come avventizio) dalla fascia submediterranea a quella
montana. Cresce in boschi freschi, soprattutto di forra, e colonizza anche i
percorsi delle slavine contribuendo alla ricostituzione del bosco. Il legno,
duro ed elastico, è il più pregiato tra quello degli aceri, per cui questo
albero è spesso coltivato in impianti di arboricoltura da legno, che viene
impiegato per fabbricare tavole, parquet, strumenti musicali, sculture e
lavori al tornio. È una specie molto utilizzata anche a scopo ornamentale,
ha vita media superiore ai 2-3 secoli, ma si conoscono esemplari che
superano i 500-600 anni. Il nome generico era già in uso presso i Romani, e
deriva dal latino 'acer' (appuntito, acuto), forse per la forma dei denti
fogliari di
A. platanoides
, oppure in riferimento al fatto che il legno di
alcune specie europee, molto compatto ed elastico, era usato per la
fabbricazione di lance; il nome specifico allude alla somiglianza delle
foglie con quelle del platano. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-maggio.
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Ali del frutto formanti un angolo ottuso con il peduncolo o
perpendicolari ad esso
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Foglie più brevi di 10 cm (misurare almeno 10 foglie e fare la media), con denti ottusi
Acer campestre L.
L'acero campestre è una specie europeo-asiatica occidentale presente in
tutta Italia (in Sardegna come avventizia) sino alla fascia montana inferiore.
Cresce in boschi misti di latifoglie decidue, soprattutto ai loro margini, a
volte nelle siepi. Predilige suoli calcarei, ma ha un'ampia valenza
ecologica. Resiste all
'
inquinamento ed alla siccità e sopporta le potature; è
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