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navali, etc.; l'infuso della corteccia e dei giovani rami era utilizzato nella
medicina tradizionale come astringente e febbrifugo. Le ghiande hanno
avuto molti impieghi, dall'alimentazione dei suini all'uso come surrogato
del caffè. Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
69
Foglie glabre sulla faccia inferiore, salvo a volte presso le
biforcazioni dei nervi. Rami giovani glabri o quasi
70
70
Foglie subsessili, con 2 orecchiette alla base. Ghiande su peduncoli di 2-5 cm
Quercus robur L. subsp. robur
La farnia è un albero dell'Europa centro-meridionale presente in tutta
l'Italia continentale con optimum nella fascia submediterranea. Cresce in
boschi planiziali, su terreni profondi e molto freschi. Il nome generico,
già in uso presso gli antichi, è di etimologia incerta, quello specifico è un
termine latino che significa 'duro', 'resistente', 'robusto'. Viene coltivata
per rimboschimenti e per il legname pregiato utilizzato per travi,
costruzioni navali, mobili, scale, parquet, etc. Con il termine 'rovere di
Slavonia', il legno di farnia è utilizzato per costruire doghe delle botti
destinate all'invecchiamento di vini pregiati e cognac. Un tempo le
ghiande erano largamente usate per l'alimentazione dei maiali. Rara e per
quanto noto attualmente solo coltivata all'interno del Parco. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
70
Foglie con picciolo di almeno 5 mm, senza orecchiette alla base. Ghiande sessili o su
peduncoli di pochi mm
Quercus petraea (Matt.) Liebl. subsp. petraea
La rovere è un albero europeo presente in tutta Italia salvo che in
Sardegna con optimum nella fascia submediterranea. Cresce in boschi
maturi su suoli argillosi piuttosto profondi, da moderatamente aridi a
freschi, spesso decalcificati, rifuggendo da ristagni d'acqua, con
Acer
campestre
,
Carpinus betulus
,
Quercus cerris
etc. Il nome generico, già in
uso presso gli antichi, è di etimologia incerta. Il legno, molto pregiato è
simile a quello della farnia, ma più denso; è utilizzato, nella fabbricazione
di mobili, nell'edilizia, per travature, parquet, nei cantieri navali e nella
costruzione di doghe per botti adatte per l'invecchiamento dei vini; ottimo
combustibile, è anche utilizzato per la produzione di carbone da legna.
Presente nelle foreste di Campigna e della Lama e a Sasso Fratino, ma
sempre piuttosto rara. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
71
Foglie a contorno più o meno romboidale o triangolare,
con base troncata o cuneata
72
71
Foglie a contorno non romboidale né triangolare
75
72
Foglie verdi di sopra, molto più chiare di sotto
Populus alba L.
Il pioppo bianco è un albero a distribuzione paleotemperata presente in
tutta Italia al di sotto della fascia montana inferiore. Forma boschetti, a
volte lungo corsi d'acqua ed in aree palustri, su suoli limoso-argillosi
profondi e ricchi in basi, a volte periodicamente sommersi, con
Salix
alba
,
Ulmus minor
etc. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in
uso presso gli antichi Romani; quello specifico allude al colore chiaro
della faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Dal legno si ottiene
un'ottima pasta da carta; è impiegato anche nella fabbricazione di
fiammiferi, compensati, truciolati. Il portamento maestoso lo rende adatto
a scopo ornamentale per parchi e giardini. Specie allo stato spontaneo
localizzata soprattutto alle quote inferiori del Parco, coltivata e spontanea
lungo i corsi d'acqua di bassa quota. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: febbraio-marzo.