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61
Pianta lianosa, rampicante
Hedera helix L. s.l.
L'edera è una specie mediterraneo-atlantica comune in tutta Italia dal
livello del mare sino alle faggete termofile della fascia montana inferiore.
Cresce in boschi e siepi, su muri, rocce ed alberi, di cui raggiunge la
chioma in siti umidi, formando intrichi con
Clematis vitalba
ed altre liane.
Il nome generico è assonante con 'hadaéreo' (io aderisco); il nome
specifico in greco significa 'attorcigliamento'. Comunemente coltivata, la
pianta è tossica (saponine triterpeniche ed alcaloidi) se ingerita ed il
contatto con le foglie può originare reazioni fotoallergiche. Diffusa
soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica: fanerofita
lianosa. Periodo di fioritura: settembre-ottobre.
61
Alberi o arbusti
62
62
Foglie lobate
63
62
Foglie non lobate
71
63
Piante con spine sui fusti o con rami terminanti in spine
64
63
Piante non spinose
65
64
Stili e semi 1
Crataegus monogyna Jacq.
Il biancospino è un arbusto eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta Italia
dal livello del mare alla fascia montana inferiore, con optimum nella
fascia submediterranea. È uno dei principali costituenti di boscaglie,
macchie e siepi, ed appare in tutti gli stadi dinamici della vegetazione
legnosa, su suoli da carbonatici a debolmente acidi; colonizza persino le
pietraie, sia pur con esemplari rattrappiti e deformi. Il nome generico
deriva dal greco 'kratos' (forza), antico nome comune della pianta, quello
specifico deriva dal greco 'mónos' (unico) e 'gyné' (femmina), per l'ovario
monocarpellare. È una pianta ornamentale usata per siepi e giardini,
apprezzata per la fioritura prolungata e profumata e anche per il colore
vivace dei frutti che perdurano a lungo. Le foglie e i frutti hanno proprietà
officinali. Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma
biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-maggio. Sinonimo:
Crataegus azarella
(Griseb.) Franco
64
Stili e semi 2-3
Crataegus laevigata (Poir.) DC.
Specie europea con tendenza subatlantico-submediterranea presente allo
stato spontaneo in tutta Italia (salvo forse che in Valle d'Aosta e Sicilia),
con optimum nella fascia submediterranea. Cresce nei querco-carpineti
con
Carpinus betulus
ed in arbusteti di ricolonizzazione su suoli freschi,
profondi, più o meno lisciviati e quindi subacidi anche se piuttosto ricchi
in basi e composti azotati. Il nome generico deriva dal greco 'kratos'
(forza, robustezza), per il legno duro. Diffusa soprattutto alle quote
inferiori del Parco. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura:
aprile-giugno. Sinonimo:
Crataegus oxyacantha
L.
65
Foglie palminervie
Populus alba L.
Il pioppo bianco è un albero a distribuzione paleotemperata presente in
tutta Italia al di sotto della fascia montana inferiore. Forma boschetti, a
volte lungo corsi d'acqua ed in aree palustri, su suoli limoso-argillosi
profondi e ricchi in basi, a volte periodicamente sommersi, con
Salix
alba
,
Ulmus minor
etc. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in
uso presso gli antichi Romani; quello specifico allude al colore chiaro
della faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Dal legno si ottiene
un'ottima pasta da carta; è impiegato anche nella fabbricazione di
fiammiferi, compensati, truciolati. Il portamento maestoso lo rende adatto
a scopo ornamentale per parchi e giardini. Specie allo stato spontaneo
localizzata soprattutto alle quote inferiori del Parco, coltivata e spontanea
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