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formazione di siepi. Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
36
Margine della foglia dentato o dentellato
37
36
Margine della foglia intero
40
37
Foglie fortemente pelose di sotto. Fiori disposti in corimbi. Frutto carnoso
Viburnum lantana L.
Specie dell'Europa centro-meridionale, Africa nord-occidentale e Asia
occidentale, cresce in tutta Europa ad eccezione delle regioni più
settentrionali, ed è presente in quasi tutta l'Italia continentale, salvo che in
Puglia, Basilicata e Calabria, dal livello del mare ai 1000 m circa. Cresce
in boschi aperti, arbusteti e siepi, su suoli limoso-argillosi da freschi a
subaridi, ricchi in basi e composti azotati. Viene coltivata a scopo
ornamentale, e predilige luoghi in pieno sole; a volte è utilizzata per
formare siepi miste. Può vivere 30-50 anni. Quasi tutte le parti della
pianta sono tossiche, inclusi i frutti. Il nome del genere è molto antico e di
etimologia incerta: potrebbe derivare dal latino 'viere' (legare, intrecciare)
o da 'vovorna' (dei luoghi selvatici); il nome specifico allude alla
somiglianza delle foglie con quelle di un arbusto tropicale con lo stesso
nome. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
37
Foglie glabre o quasi di sotto. Fiori non disposti in
corimbi. Frutto secco
38
38
Rami terminanti in spina. Frutto carnoso. Legno di odore sgradevole (scortecciare una
rametto!)
Rhamnus cathartica L.
Lo spinocervino è un arbusto deciduo a distribuzione eurasiatico-
sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna.
Cresce in boschi submesofili ed ai loro margini, a volte negli aspetti più
freschi delle siepi, su suoli argillosi neutri e piuttosto umiferi, ricchi in
basi, da freschi a subaridi, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. La pianta, soprattutto i frutti, è velenosa ed i frutti, come indica
il nome specifico, venivano usati quale drastico purgante. Quelli acerbi
erano un tempo utilizzati per colorare le stoffe. Il nome generico, già
usato dagli antichi, è di etimologia incerta; il nome specifico 'catharticus'
significa puro, ad indicare l'uso purificante che ne veniva fatto in passato.
Forma biologica: fanerofita cespugliosa/fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
38
Rami non terminanti in spina. Frutto secco. Legno senza
odore sgradevole
39
39
Rami giovani a sezione quadrangolare. Fiori in gruppi di 2-6 su peduncoli lunghi 1-3
cm. Foglie di solito più brevi di 8 cm. Petali 4
Euonymus europaeus L.
Specie eurasiatica presente in tutta Italia al di sotto della fascia montana
superiore, con optimum nella fascia submediterranea. Entra nello strato
arbustivo dei boschi termofili rarefacendosi a partire dalle faggete;
l'optimum è nei mantelli e nelle siepi, su suoli argillosi piuttosto freschi,
ricchi in basi e composti azotati, con specie di mantello quali
Acer
campestre
,
Ligustrum vulgare
,
Rosa canina
etc. Il nome generico deriva
dal greco 'eu' (buono) e 'onoma' (nome), cioè pianta con buona fama, in
senso ironico a causa della velenosità dei frutti per il bestiame. I semi
sono tossici (evonina) ed erano usati come drastico purgante. Dal legno
della fusaggine nel medioevo si ottenevano fusi per filare la lana; i frutti e
la corteccia erano utilizzati per le proprietà emetiche, purganti ed
insetticide: in passato la polvere dei frutti seccati e macinati veniva usata
per combattere i pidocchi ed un decotto di frutti e corteccia veniva usato
contro la rogna. Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Sinonimo:
Evonymus europaeus
L.
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Rami giovani a sezione non quadrangolare. Fiori in gruppi di 5-15 su peduncoli lunghi
1...,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13 15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,...180