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generico, già in uso presso gli antichi, è di origine controversa; forse
deriva dal latino 'iùnix' (giovenca) e 'pàrio' (do alla luce) alludendo al
fatto che
Juniperus sabina
veniva somministrato alle vacche per favorire
il parto, oppure da 'iùnior' (più giovane) 'pàrio' (do alla luce) perché
produce sempre nuovi germogli; il nome specifico deriva dal greco 'ox-,
oxy-' (acuto, pungente) e 'kèdron', nome che designava diverse
gimnosperme. Rara e localizzata soprattutto alle quote inferiori del Parco.
Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: febbraio-
aprile.
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Foglie con una sola stria chiara di sopra. Frutti aromatici, bluastri a maturità, più
stretti di 7 mm
Juniperus communis L.
Il ginepro comune è un arbusto eurasiatico che cresce in tutta Italia in
arbusteti pionieri o in boschi molto aperti in cui la sua frequenza aumenta
con la profondità dei suoli e con l'altitudine, su suoli argillosi da subaridi
a freschi, spesso decalcificati e quindi da neutri a subacidi. Il nome
generico, già in uso presso gli antichi, è di origine controversa; forse
deriva dal latino 'iùnix' (giovenca) e 'pàrio' (do alla luce) alludendo al
fatto che
Juniperus sabina
veniva somministrato alle vacche per favorire
il parto, oppure da 'iùnior' (più giovane) 'pàrio' (do alla luce) perché
produce sempre nuovi germogli. Il legno duro e compatto è ricercato per
lavori di ebanisteria e per la costruzione di utensili. Con i galbuli si
aromatizzano le acquaviti di cereali, ottenendo il famoso 'gin'. I galbuli
possiedono anche proprietà balsamiche e sono utilizzati nelle affezioni
delle vie respiratorie e urinarie. Diffuso in tutta l'area del Parco. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
8
Foglie con due strie chiare di sotto. Infruttescenza legnosa (pigna), con molti semi
Abies alba Mill.
L'abete bianco fa parte di un complesso di specie poco differenziate
separate nelle aree montuose attorno al Mediterraneo, ove la pianta
ancestrale si era rifugiata nell'era glaciale. Oggi è presente allo stato
spontaneo in tutta l'Italia continentale, con optimum nella fascia montana,
associandosi solitamente al faggio nelle situazioni più fresche ed umide. Il
legno, di colore chiaro e con poca resina, è leggero, tenero ed elastico e si
presta per la costruzione di travi, mobili, lavori di carpenteria, imballaggi
e pannelli. In passato i tronchi colonnari erano usati per le alberature
navali. Oggi il legno si usa nella produzione di pasta da cellulosa. L'abete
bianco (Tannenbaum) è il vero 'albero di Natale' per i Tedeschi, anche se
oggi si utilizza più spesso l'abete rosso. Diffuso soprattutto alle quote
superiori del Parco. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
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Foglie senza strie chiare di sotto. Un solo seme avvolto da una struttura carnosa rossa
Taxus baccata L.
Il tasso è un relitto dell'epoca Terziaria, ancor oggi diffuso allo stato
spontaneo in tutta Italia con optimum nella fascia montana, ma
solitamente raro (è più frequente come pianta ornamentale in parchi e
giardini); solo in poche regioni d'Italia esistono ancora boschi dominati
dal tasso, per esempio in Sardegna, ove mancando il faggio il tasso si
associava con l'agrifoglio nelle foreste montane più umide. La sua
tossicità, nota sin dall'antichità, giustifica il nome di 'albero della morte'.
La medicina popolare impiegava il decotto di semi e foglie come
abortivo. Il legno era utilizzato nella costruzione di archi, gli Egizi lo
impiegavano per la costruzione di sarcofagi. Oggi il tasso è usato
soprattutto a scopo ornamentale, grazie alla capacità di sopportare
potature anche drastiche e quindi assumere svariate sagome. Diffuso
soprattutto alle quote superiori del Parco. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie opposte
10
9
Foglie alterne
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