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ruderali, dal livello del mare alla fascia montana. È una pianta rustica e a
rapido accrescimento, che tende a soppiantare la vegetazione locale
divenendo spesso invasiva. Viene spesso usata a scopo ornamentale per il
fogliame e la fioritura; il legno, resistente alle intemperie, è utilizzato per
palerie e come combustibile; i semi, la scorza e le radici contengono
sostanze tossiche. È un'ottima pianta mellifera il cui miele (miele
d'acacia) si mantiene fluido senza cristallizzare. I fiori sono utilizzati in
erboristeria ed in alcune regioni italiane vengono mangiati fritti. Il genere
è dedicato a Jean Robin (1550-1629), erborista di re Enrico IV di Francia,
nel cui giardino introdusse il primo esemplare d'Europa; il nome specifico
significa 'falsa acacia', dal greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglioline a margine dentato. Fiori a simmetria raggiata. Frutto carnoso rosso
Rosa spp. (cultivars)
Il genere
Rosa
è diffuso in quasi tutto il globo. Le rose spontanee, da cui
sono derivate le rose coltivate, si sono sviluppate nelle regioni
dell'emisfero boreale e hanno fiori con cinque petali. Le più importanti fra
le rose antiche da giardino hanno avuto origine da
R. gallica
L. (l'unica
fra le rose antiche con petali rossi),
R. phoenicea
Boiss.,
R. canina
L., e
altre entità comunemente riunite sotto il nome di
R. moschata
s.l.
L'introduzione di
R. chinensis
Jacq. in Inghilterra, verso la fine del 1700,
ha determinato una totale rivoluzione nella coltivazione delle rose, tanto
che il 1800 può essere considerato la linea di demarcazione fra le rose
antiche da giardino e quelle moderne. Dall'ibridazione delle rose cinesi
con
R. gallica
,
R. damascena
,
R. alba
e
R. moschata
sono derivate le rose
moderne da giardino, che presentano il fenomeno della rifiorenza (legata
ad un gene recessivo introdotto nelle rose moderne dalle rose cinesi). In
particolare, le Rose Tè (rose con il profumo di tè) hanno concorso alla
produzione di una vasta gamma di colori. Il nome generico deriva dal
latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico significato.
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Piante lianose con fusti rampicanti o volubili
56
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Alberi o arbusti
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Foglie pennate. Fiori viola. Frutto secco (un legume)
Wisteria sinensis (Sims) Sweet
Pianta nativa della Cina, introdotta in Europa e in Nord America agli inizi
del XIX secolo e oggi molto apprezzata dal punto di vista ornamentale
per ornare pergoli e gazebo, grazie alle cascate di fiori che vanno
formandosi a fine inverno-inizio primavera; è presente come avventizia in
Italia centro-settentrionale (salvo che in Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria
e Friuli Venezia Giulia) e Campania. Tutte la parti della pianta
contengono un composto tossico chiamato wisterina, che provoca
problemi gastrointestinali come nausea, diarrea e vomito. Il nome
generico è dedicato a G. Wistar (1761-1818), studioso americano di
Filadelfia, quello specifico allude all'origine cinese della specie, che nel
paese di origine è conosciuta con il nome 'Teng lo', ovvero 'rampicante
viola'. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-
giugno.
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Foglie palmate. Fiori bianco-verdastri. Frutto carnoso
Parthenocissus quinquefolia (L.) Planch.
Liana avventizia di origine nordamericana, la presenza in Italia è
documentata dal 1642 ed oggi è presente in tutte le regioni. La
distribuzione regionale si estende, con ampie lacune, dalla costa ai
fondovalle del settore alpino; in Carso è piuttosto comune. Utilizzata a
scopo ornamentale per coprire muri o pergolati e spesso transfuga dai
giardini, si è naturalizzata al punto da diventare invadente. Cresce su
macerie e muri, lungo viottoli ed in discariche. I frutti contengono acido
ossalico, moderatamente tossico per l'uomo ma non per gli uccelli. Il
nome generico deriva dal greco 'parthenos' (vergine) e 'kissos' (edera),
significa quindi 'edera vergine'; il nome specifico allude alle foglie
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