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Senecio leucanthemifolius
Poir. subsp.
leucanthemifolius
Il senecione costiero è una pianta annua estremamente polimorfa a
distribuzione stenomediterranea presente in Puglia e in tutte le regioni italiane
affacciate sul Mar Tirreno. Sull'Isola dell'Asinara è comune nelle zone
costiere, presente ad esempio presso Punta Sabina, Punta Scorno e Cala S.
Andrea (Bocchieri, 1988). Cresce sulle rupi marittime, anche su suoli subsalsi,
da cui è passata ad ambienti ruderali, agli incolti, a discariche e immondezzai,
di solito lungo le coste, più raramente all'interno sino a 1200 m. La pianta è
tossica per la presenza di alcaloidi ad azione lenta ma dannosa per il fegato e
cancerogena, che possono anche passare al miele e al latte. Il nome generico
deriva dal latino 'senex' (vecchio), in riferimento ai pappi biancastri dei frutti o
alla pelosità grigia di molte specie; il nome specifico significa 'a foglie di margherita'.
Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: novembre-maggio.
Senecio lividus
L.
Il senecione livido è una pianta annua a distribuzione stenomediterranea
presente in Umbria e in tutte le regioni italiane affacciate sul Mar Tirreno (di
dubbia presenza in Piemonte e nelle Marche). Sull'Isola dell'Asinara è piuttosto
rara; è presente ad esempio tra Monte Garau e Punta Li Giorri (Bocchieri,
1988). Cresce in ambienti disturbati, negli incolti, presso le carbonaie, a volte
in boschi cedui aperti, dal livello del mare, ove è più frequente, a 800 m circa.
La pianta è tossica per la presenza di alcaloidi ad azione lenta ma dannosa per
il fegato e cancerogena, che possono anche passare al miele e al latte. Il nome
generico deriva dal latino 'senex' (vecchio), in riferimento ai pappi biancastri
dei frutti o alla pelosità grigia di molte specie; il nome specifico probabilmente
si riferisce al fatto che le foglie anneriscono ne
i campioni d'erbario. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
Senecio vulgaris
L.
Il senecione comune è una pianta annua a distribuzione originariamente
eurasiatica ma oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni
d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è presente un po' ovunque. Cresce, spesso come
specie infestante, in vegetazioni ruderali e segetali, ai margini di strade, in
coltivi, orti, giardini, discariche, radure boschive, su suoli argillosi ricchi in
composti azotati, dal livello del mare alla fascia subalpina. La pianta è tossica
per la presenza di alcaloidi ad azione lenta ma molto dannosa per il fegato e
cancerogena, che possono anche passare al miele e al latte. Il nome generico
deriva dal latino 'senex' (vecchio), alludendo ai pappi biancastri dei frutti o alla
pelosità grigia di molte specie; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus'
(volgo) e significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-
dicembre.
Serapias lingua
L.
La serapide lingua è una specie a distribuzione stenomediterranea con
baricentro occidentale presente in Liguria, Emilia-Romagna e in tutte le
regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Sull'Isola dell'Asinara è
piuttosto rara; è presente ad esempio nei pratelli al Castellaccio (Bocchieri,
1988). Cresce nelle lacune delle garighe mediterranee, in prati e pascoli aridi,
ma a volte anche in ambienti umidi almeno in inverno o in primavera, come ai
margini di pozze effimere e di paludi, dal livello del mare a 1200 circa. Il
nome generico, adottato da Dioscoride e Plinio per indicare alcune orchidee,
deriva da Serapide, dio egizio della fertilità, quello specifico si riferisce al
labello a forma di lingua. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di
fioritura: marzo-maggio.
Sherardia arvensis
L.
Il toccamano è una specie mediterraneo-sudeuropea oggi molto diffusa nelle zone temperate, presente in tutte le