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Stachys glutinosa
L.
La stregona spinosa è una specie endemica della Corsica, della Sardegna e
dell'isola di Capraia nell'Arcipelago Toscano, l'unico rappresentante in Italia di
un gruppo di specie a portamento arbustivo e spinoso che ha una distribuzione
prevalentemente orientale, dalla Grecia alla regione Turanica, e che
probabilmente ha origini molto antiche. Sull'Isola dell'Asinara è comune,
presente ad esempio sulle rupi del Castellaccio, a Elighe Mannu, Punta
Scomunica e Punta Maestra Serra (Bocchieri, 1988). Cresce in ambienti aridi,
spesso su creste ventose, in luoghi assolati e pietrosi, su substrati sia silicei sia
calcarei, dal livello del mare a 1800 m. In passato la pianta era usata come
repellente appendendola in mazzi nei pollai per allontanare i Mallofagi (pidocchi
delle galline); nella tradizione popolare sarda era usata, con altre specie aromatiche, per abbrustolire i maiali macellati
(
abbruschiadura
), operazione effettuata per bruciare le setole e aromatizzare la cotenna. Il nome generico deriva dal greco
'stachys' (spiga) per la forma dell'infiorescenza, quello specifico si riferisce alle numerose ghiandole che conferiscono alla pianta
un aspetto attaccaticcio e un odore piuttosto sgradevole. Forma biologica: camefita fruticosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Staphisagria picta
(Willd.) Jabbour
La speronella variopinta è una specie endemica della Sardegna e della Corsica.
Sull'Isola dell'Asinara è presente solo tra alcuni viottoli della lecceta di Elighe
Mannu; era in via di regressione perché soggetta a estirpazione, in seguito alle
ripuliture (Bocchieri, 1988). Cresce nelle forre e lungo i torrenti, a volte anche
presso il mare in ambienti sottoposti a mareggiate, su suoli generalmente
ciottolosi, aridi d'estate, dal livello del mare a 600 m circa. Il nome generico
deriva dal greco 'staphis', una pianta citata da Ippocrate, e 'agria' (selvatica),
quello specifico in latino significa 'colorata'. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Stellaria media
(L.) Vill. subsp.
media
Il centocchio comune è una specie mediterranea oggi divenuta subcosmopolita nelle
zone temperate, presente in tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara è presente
un po' ovunque ma non abbondante. Cresce in vegetazioni segetali e ruderali
lacunose, in coltivi, giardini, vitigni, lungo le strade, in discariche, presso le case, su
suoli limoso-argillosi piuttosto profondi e tendenzialmente freschi, ricchi in composti
azotati, dal livello del mare ai 1600 m circa (eccezionalmente fino ai 2500 m). I getti
giovani vengono a volte consumati previa cottura; la pianta è ricca di potassio, ma
contiene piccole quantità di saponine, per cui si consiglia di non eccedere nella sua
consumazione. Il nome generico allude alla forma stellata dei fiori. Forma biologica:
terofita reptante/ emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
Stipa capensis
Thunb.
Il lino delle fate annuale è una pianta annua a distribuzione stenomediterranea
presente in Liguria e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e
insulare salvo che nelle Marche. Sull'Isola dell'Asinara è piuttosto rara; è
presente ad esempio presso i terreni incolti di Santa Maria e Fornelli
(Bocchieri, 1988). Cresce negli incolti e nei pascoli aridi, dal livello del mare a
1000 m circa, con optimum nella fascia mediterranea, Il nome generico, è
assonante con il greco 'stypé' (massa di fibre soffici), per le lunghe reste
piumose di alcune specie; il nome specifico si riferisce a Città del Capo in
Sudafrica, nei cui dintorni la specie è presente come avventizia. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Suaeda maritima
(L.) Dumort.
La suaeda marittima è una pianta annua alofilo-nitrofila a distribuzione
subcosmopolita, comune lungo tutte le coste italiane (all'interno cresceva nelle
valli salse del Ferrarese ove però è quasi ovunque scomparsa). Sull'Isola
dell'Asinara è presente ad esempio presso Cala S. Andrea (Bocchieri, 1988).
Cresce su suoli fangosi salati, con salinità poco differente da quella marina,
soprattutto dove il mare accumula resti organici. A questa pianta vengono
attribuite proprietà antiossidanti ed epatoprotettive. Il nome generico deriva dal
nome arabo; quello specifico si riferisce all'habitat marittimo. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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