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Magnolia grandiflora
L.
La magnolia a fiori grandi è un albero sempreverde originario delle
regioni sudorientali degli Stati Uniti; fu importata in Europa nel
1737 e ne è documentata la presenza in Italia dal 1760. Nell'Orto
Botanico di Torino la specie è stata citata per la prima volta in
coltivazione nel 1802, successivamente menzionata negli index
seminum redatti dall'Orto tra il 1812 e il 1823. Nel 1824 giunsero
dei piantini dalla Sardegna e furono donati semi dal Sig. Traviver e
da Monsieur le docteur Badarò. Un altro esemplare venne
acquistato dal vivaio Burdin di Torino nel 1850 per una cifra di
Lire 4. Attualmente sono presenti in coltivazione due esemplari, di
cui uno avente diametro prossimo ai 60 cm tale da avere i requisiti
per l'inserimento tra gli alberi monumentali della città di Torino
secondo quanto previsto dalla Legge Regionale n°50 del 1995 (e
sue modifiche con L.R. n°4 del 2009) recepita dal relativo
Regolamento del Comune di Torino. Questo esemplare potrebbe anche risalire alla seconda metà dell'800. Viene
utilizzata soprattutto come grande pianta ornamentale in parchi e giardini, per i fiori vistosi e profumati e per il denso
fogliame, ma ha un accrescimento piuttosto lento. Il genere è dedicato al botanico francese Pierre Magnol (1638-1715),
direttore del giardino botanico di Montpellier, che introdusse la nozione di famiglia nella classificazione botanica; il
nome specifico fa riferimento alle ragguardevoli dimensioni dei fiori. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
Olea europaea
L.
L'olivo è l'albero mediterraneo per eccellenza; originario delle
regioni mediterranee e dell'Asia minore, è stato utilizzato e diffuso
fin dall'antichità per l'estrazione dell'olio e per l'impiego diretto dei
frutti nell'alimentazione. In Italia è spontaneo o coltivato in tutta
l'area mediterranea, dal livello del mare ai 900m circa. Nell'Orto
Botanico di Torino la data di inserimento in coltura di questa
specie è incerta. Attualmente sono presenti in coltivazione due
esemplari, di relativamente recente messa a dimora. L'olivo
coltivato ha portamento arboreo, ed è derivato dall'oleastro, la
forma spontanea, che si distingue per i rami giovani duri e
spinescenti, i frutti più piccoli, le foglie più piccole e ovali ed il
portamento arbustivo. Il legno dell'olivo è molto pregiato,
durissimo, a grana forte, di colore giallo-bruno, si presta per lavori
al tornio e d'incisione. L'olivo è anche una bellissima pianta
ornamentale il cui utilizzo come tale si è diffuso negli ultimi anni in gran parte della Pianura Padana, favorito dalla
concomitanza di inverni abbastanza miti. Il nome generico è quello utilizzato dai Romani, e deriva dal greco 'elaia'; il
nome specifico fa riferimento all'areale tipicamente mediterraneo. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Paulownia tomentosa
(Thunb.) Steud.
La paulownia è un albero di origine cinese, introdotto in Italia a
scopo ornamentale e spesso divenuto quasi infestante (riesce a
crescere su muri, rocce, pendii sassosi, anche tra le fessure dei
lastricati). È presente come avventizia in Italia centro-settentrionale
(salvo che in Valle d'Aosta e Toscana) e Abruzzo, dal livello del
mare ai 600 m circa. Nell'Orto Botanico di Torino la specie è stata
citata per la prima volta in coltivazione con il nome di
Paulownia
imperialis
nel 1845 quando esemplari acquistati dal vivaio David
per una cifra di Lire 9 vennero messi a dimora. Altri furono
acquistati dal vivaio del Sig. Prudente Bessone nel 1851. Inoltre è
ancora conservato all'Orto un campione d'erbario risalente al 1901.
Attualmente sono presenti in coltivazione due individui, aventi
diametro pari a circa 80 cm, tale da avere i requisiti per
l'inserimento tra gli alberi monumentali della città di Torino
secondo quanto previsto dalla Legge Regionale n°50 del 1995 (e sue modifiche con L.R. n°4 del 2009) recepita dal
relativo Regolamento del Comune di Torino. Questi esemplari potrebbero anche risalire a metà '800. Il legno ha
rilevanza commerciale: è molto leggero e molle, ma ha proprietà fonoassorbenti e di isolamento termico, elettrico e
igroscopico. È utilizzato da secoli nell'ebanisteria giapponese per la produzione di armadietti porta-kimono e strumenti
musicali. È il legno usato per la produzione dei 'geta', i caratteristici zoccoli rialzati giapponesi. Recentemente il suo