69
piccole oasi di laurofille sempreverdi, soprattutto su substrati arenacei
freschi, dal livello del mare agli 800 m circa. Le foglie sono notissime
come condimento. I frutti contengono olii essenziali ed un grasso
impiegato in profumeria. L'olio di lauro, estratto dai semi, è un
componente dell'olio laurino, utilizzato contro i dolori reumatici. La
pianta è tradizionale simbolo di gloria e di affermazione: la 'laurea' deriva
da essa il suo nome. Il nome generico, assonante con il celtico 'lauer'
(sempreverde) e con il sanscrito 'daru' (albero), è quello utilizzato dagli
antichi Romani; il nome specifico si riferisce all'uso celebrativo della
pianta. Forma biologica: fanerofita cespugliosa (fanerofita scaposa).
Periodo di fioritura: marzo-aprile.
93
Margine delle foglie non ondulato. Foglie senza odore di
alloro
94
94
Foglie più lunghe di 10 cm
95
94
Foglie più brevi di 10 cm
97
95
Foglie fortemente rugose di sopra
Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl.
Il nespolo del Giappone è un albero sempreverde nativo della Cina e
ampiamente coltivato in Giappone e in altre regioni subtropicali. In Cina
si ha una notevole gamma di varietà, anche a frutto piccolo e di minore
interesse commerciale, mentre in Giappone, in epoca precedente al
contatto con l'Europa, furono selezionate diverse varietà a frutto più
grande di quelle selvatiche cinesi e a polpa più acquosa e facilmente
commestibile. Il frutto iniziò la diffusione in Europa all'inizio del 1800: il
primo esemplare fu piantato nel giardino Botanico di Parigi nel 1784 (ai
Kew Gardens di Londra nel 1787). In Italia il nespolo del Giappone è
oggi comunemente coltivato soprattutto a scopo ornamentale e per i frutti
(in particolare nel Meridione), e segnalato come specie avventizia in
molte regioni, dal livello del mare ai 600 m circa. Rispetto ad altre piante
tropicali, ha frutti meno dolci, ma comunque apprezzati, che possono
essere consumati freschi, cotti o nelle marmellate. Il nome del genere
deriva dal greco 'erion' (lana) e 'bótrys' (grappolo) in riferimento alle
inf
i
orescenze densamente pelose; il nome specifico allude ad una delle
aree di origine, il Giappone. Forma biologica: fanerofita scaposa
(fanerofita cespugliosa). Periodo di fioritura: ottobre-febbraio.
95
Foglie lisce e lucide di sopra
96
96
Tutte le foglie verdi su entrambe le facce. Fiori più stretti di 3 cm
Prunus laurocerasus L.
Il lauroceraso è un arbusto-alberello sempreverde originario dell'Asia
Minore e dell'Europa sud-orientale, diffuso a scopo ornamentale nel resto
dell'Europa nel XVI secolo. In Italia, ove la sua presenza è documentata
dal 1558, è ampiamente impiegato a scopo paesaggistico-ornamentale
soprattutto per siepi sempreverdi, grazie alla robustezza ed adattabilità
alle potature frequenti. Tende raramente a spontaneizzarsi senza però
diventare invasivo; è segnalato come specie avventizia in Italia centro-
settentrionale (salvo che in Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia) e
Abruzzo (non ritrovato in tempi recenti in Campania), dal livello del mare
ai 300 m circa. Tutte le parti della pianta contengono elevate quantità di
glicosidi cianogenetici ad azione tossica. Il nome generico, già in uso
presso i Romani, è di etimologia incerta; quello specifico allude alle
foglie che richiamano quelle dell'alloro e ai frutti che richiamano le
ciliegie. Forma biologica: fanerofita scaposa/ fanerofita cespugliosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
96
Almeno le foglie più vecchie verdi di sopra, di color ruggine di sotto. Fiori più larghi di
3 cm
Magnolia grandiflora L.
La magnolia a fiori grandi è un albero sempreverde originario delle
regioni sudorientali degli Stati Uniti; fu importata in Europa nel 1737 e ne
è documentata la presenza in Italia dal 1760. Viene utilizzata soprattutto
1...,59,60,61,62,63,64,65,66,67,68 70,71,72,73,74