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inferiore. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato anche
nella fabbricazione di fiammiferi, compensati, truciolati. Il portamento
maestoso lo rende adatto a scopo ornamentale per parchi e giardini. Il
nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi
Romani; il nome specifico deriva dal latino 'albus' (bianco) e allude al
colore chiaro della faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
87
Base della foglia a forma di cuneo e con margine intero
88
87
Foglie dentate tutt'attorno
89
88
Fiori rosa
Spiraea japonica L. f.
La spirea del Giappone è un arbusto deciduo originario di Giappone, Cina
e Corea, introdotto in Nord America e in Europa nel 1870 e oggi
ampiamente diffuso in tutta Italia a scopo ornamentale. A volte sfugge
alla coltivazione e appare allo stato subspontaneo: è segnalata come
specie avventizia in Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e
Friuli Venezia Giulia. Il nome 'aspirina' deriva dal genere
Spiraea
, in cui
nel XIX secolo era inclusa anche
Filipendula ulmaria
(
Spiraea ulmaria
).
L'acido salicilico fu scoperto nel 1839 nei fiori di questa pianta, per cui fu
chiamato 'acido spirico'; nel 1859 il chimico tedesco Hoffmann acetilò
l'acido salicilico, ottenendo l'acido acetilsalicilico o acido acetilspirico, da
cui la ditta farmaceutica Bayer coniò il termine 'aspirina'. Il nome
generico deriva dal greco 'spéira' (fune), perché i fusti, a volte contorti,
possono ricordare una sottile corda; il nome specifico allude ad uno dei
luoghi d'origine, il Giappone. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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Fiori bianchi
Spiraea spp.
Spiraea
è un genere eurasiatico di piante generalmente arbustive con la
maggiore diversità in Asia centro-orientale. Molte specie e cultivar sono
utilizzate da noi in parchi e giardini a scopo ornamentale. Il nome
'aspirina' deriva dal genere
Spiraea
, in cui nel XIX secolo era inclusa
anche
Filipendula ulmaria
(
Spiraea ulmaria
). L'acido salicilico fu
scoperto nel 1839 nei fiori di questa pianta, per cui fu chiamato 'acido
spirico'; nel 1859 il chimico tedesco Hoffmann acetilò l'acido salicilico,
ottenendo l'acido acetilsalicilico o acido acetilspirico, da cui la ditta
farmaceutica Bayer coniò il termine 'aspirina'. Il nome generico deriva dal
greco 'spéira' (fune), perché i fusti, a volte contorti, possono ricordare una
sottile corda. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura:
maggio-giugno
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Foglie rossastre. Fiori con petali. Frutto carnoso
Prunus cerasifera Ehrh. 'Pissardii'
Il mirabolano rosso è una cultivar ornamentale del mirabolano, molto
utilizzata in parchi, giardini e viali per le foglie di colore rosso-purpureo e
per la ricca e appariscente fioritura primaverile di colore rosa. Dal 1886
ne è documentata la presenza in Italia, ove viene ampiamente utilizzata a
scopo ornamentale. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di
etimologia incerta; quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con
quelli del ciliegio ('cerasus', nome dato dai Romani all'amarena e che
deriva da Cerasunte, località presso il Mar Nero); la cultivar è dedicata a
Monsieur Pissard, curatore dei giardini imperiali dello Scià di Persia, che
la scoprì e la introdusse in Europa nella seconda metà del XIX secolo.
Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.
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Foglie verdi. Fiori senza petali. Frutto secco
90
1...,57,58,59,60,61,62,63,64,65,66 68,69,70,71,72,73,74