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Foglie glabre o quasi, senza ghiandole o con poche ghiandole sparse
Rosa canina L.
La rosa canina è una specie formante un gruppo polimorfo di difficile
identificazione, diffusa in Eurasia ed Africa settentrionale, presente in
tutte le regioni d'Italia. Sui Colli Euganei è molto comune ovunque.
Cresce in arbusteti, boscaglie aperte, pascoli e campi abbandonati, dal
livello del mare alla fascia montana. I falsi frutti, molto ricchi di vitamina
C, sono usati per la preparazione di marmellate, anche se contengono peli
irritanti che ne giustificano certi nomi volgari. Il nome generico deriva dal
latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico significato; il nome specifico
forse allude all'antico uso della radice come rimedio contro la rabbia.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
85
Foglie distintamente pelose e/o ghiandolose almeno di
sotto
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Foglie con odore resinoso se sfregate tra le dita, densamente tomentose di sotto
Rosa tomentosa Sm.
La rosa tomentosa è una specie centroeuropeo-pontica, presente in Italia
centro-settentrionale dai 500 ai 1200 m circa. Nell'area euganea è stata
segnalata sono nei pressi del M. Santo. Cresce in cespuglieti e boscaglie
decidue di ricolonizzazione, con optimum nella fascia montana inferiore.
I falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, possono venir usati per la
preparazione di marmellate. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal
greco 'rodon', con identico significato; il nome specifico allude alla
pelosità delle foglie. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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Foglie senza odore resinoso, di solito non densamente
tomentose di sotto
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Foglie densamente e chiaramente ghiandolose di sotto
Rosa agrestis Savi
La rosa delle siepi è una specie con distribuzione estesa all'Europa
meridionale, Africa nordoccidentale ed Asia sudoccidentale, presente in
tutte le regioni d'Italia con optimum al di sotto della fascia montana
superiore ed al di sopra di quella mediterranea. Sui Colli Euganei sono
presenti popolazioni sporadiche nelle aree centrali e nei dintorni di Teolo.
Cresce in arbusteti ai margini dei boschi, campi abbandonati e siepi. Si
rinviene in esemplari sparsi e non tende a formare colonie. I falsi frutti,
molto ricchi di vitamina C, possono venir usati per la preparazione di
marmellate. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon',
con identico significato; quello specifico significa agreste, campagnolo.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie non o poco ghiandolose di sotto e solo sui nervi
Rosa corymbifera Borkh.
La rosa corimbifera è una specie con distribuzione estesa ad Europa,
Africa nordoccidentale ed Asia sudoccidentale, presente in quasi tutta
Italia (non è stata mai segnalata per l'Emilia-Romagna, l'Umbria e la
Puglia) al di sotto della fascia montana superiore. Nell'area Euganea è
piuttosto diffusa sui rilievi, meno nelle zone pianeggianti. Cresce in
arbusteti meso-termofili, inclusi quelli su pareti rocciose, pietraie, ruderi e
materiale detritico. I falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, possono venir
usati per la preparazione di marmellate. Il nome generico deriva dal latino
'rosa', dal greco 'rodon', con identico significato; quello specifico da
'corymbus' (grappolo di fiori) e 'fero' (portare), ad indicare la
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