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ricco di farina; quello specifico era usato già da Teofrasto. Forma
biologica: fanerofita cespitosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura:
aprile-giugno.
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Fiori e legumi più brevi di 1 cm, disposti in spighe allungate. Arbusto
Amorpha fruticosa L.
Arbusto introdotto dal Nordamerica, oggi diffuso lungo fiumi e torrenti
dell'Europa meridionale, è presente come specie avventizia in quasi tutta
Italia, salvo che in Sicilia, dal livello del mare ai 600 m circa. Anche nella
pianura circostante i Colli Euganei forma popolamenti consistenti, ma
non ha ancora raggiunto le aree di collina. Cresce nei greti ed alvei
fluviali; è tanto invasivo da colonizzare anche scarpate autostradali e
percorsi di dotti industriali. Essendo caratterizzata da un'alta capacità
adattativa ed elevata competitività mette a repentaglio molte essenze
autoctone. Il nome generico in greco significa 'deforme' ed allude alla
corolla con un solo petalo. I fiori abbondanti di colore violetto le
conferiscono il nome comune di 'indaco bastardo'. Forma biologica:
fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Fiori e legumi più lunghi di 1 cm, disposti in racemi penduli. Albero
Robinia pseudoacacia L.
La robinia è un albero di origine nordamericana, introdotta a Parigi dal
Canada nel 1601 e poi diffusasi ampiamente in Europa con tendenza
submediterraneo-continentale. In Italia è comunissima in tutte le regioni.
Nell'area euganea è comunissima e in continua espansione. Cresce sempre
in ambienti disturbati come scarpate, margini stradali, boschetti presso gli
abitati e le linee ferroviarie, su suoli da freschi a subaridi, con il sambuco
nero e varie specie nitrofile ruderali, dal livello del mare alla fascia
montana. È una pianta rustica e a rapido accrescimento, che tende a
soppiantare la vegetazione locale divenendo spesso invasiva. Viene
spesso usata a scopo ornamentale per il fogliame e la fioritura; il legno,
resistente alle intemperie, è utilizzato per palerie e come combustibile; i
semi, la scorza e le radici contengono sostanze tossiche. È un'ottima
pianta mellifera il cui miele (miele d'acacia) si mantiene fluido senza
cristallizzare. I fiori sono utilizzati in erboristeria ed in alcune regioni
italiane vengono mangiati fritti. Il genere è dedicato a Jean Robin (1550-
1629), erborista di re Enrico IV di Francia, nel cui giardino introdusse il
primo esemplare d'Europa; il nome specifico significa 'falsa acacia', dal
greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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Foglie fortemente odorose se sfregate tra le dita
Juglans nigra L.
Il noce nero è un albero originario della parte centrale e orientale degli
Stati Uniti; ne è documentata la presenza in Italia dal 1760, dove è stato
importato per il suo grande valore ornamentale per parchi e giardini di
grandi dimensioni e per il legno molto pregiato. È segnalato come specie
avventizia in molte regioni dell'Italia settentrionale ed in Umbria. Tende a
riprodursi in modo subspontaneo lungo le rive dei fiumi. Sui Colli
Euganei è presente come avventizia nella parte nord-occidentale, nei
pressi di Vo' Euganeo. Il legno è duro, omogeneo, scuro con molte
venature, adatto per mobili, calci di fucile, lavori al tornio e di incisione.
Dai semi si estrae un olio commestibile utilizzato anche nella
fabbricazione dei saponi. Il nome generico deriva dal latino 'Jovis glans',
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