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Area di studio
La delimitazione dell’area di studio si basa su quel-
le adottate nel Progetto di Cartografia Floristica
dell’Europa Centrale (v. Poldini 1991). Il Friuli è
stato suddiviso in
aree di base
di ca. 143 Kmq, il
Carso in
sezioni
di ca. 9 Kmq. Questa guida inclu-
de tutte le piante vascolari sinora note per l’area di
base nr. 9542 centrata sul Lago di Sauris, e una se-
lezione di quelle da noi ritrovate nell’adiacente area
di base nr. 9540, limitandoci alla porzione di terri-
torio mostrata in Fig. 2.
L’area di studio così delimitata si estende dalla Val-
le del Tagliamento presso Ampezzo a circa 550 m
sino ai 2473 m del M. Bivera e comprende tutta la
Conca di Sauris, costituita essenziamente dal baci-
no idrografico del Torrente Lumiei, che è in primo
affluente importante sulla riva sinistra del Fiume
Tagliamento. La Conca si allunga prevalentemen-
te in direzione est-ovest con andamento parallelo
alle principali direttrici tettoniche e orografiche. Il
fondo della Conca, a circa 1000 m, è occupato dal
Lago artificiale di Sauris; dopo la diga il Torrente
Lumiei raggiunge Ampezzo attraverso una profon-
da e strettissima forra. La Conca di Sauris è chiusa
verso Nord e verso Est da una modesta catena (i
‘Monti di Sauris’) che separa la Valle del Lumiei
dalla Val Pesarina e dalla Val Degano. Questa cate-
na, che supera di poco i 2000 m (M. Pieltinis 2027
m, M. Tarondon 2022 m, M. Novarza 2023 m, Col
Gentile 2076 m), è costitutita prevalentemente da
una serie quasi ininterrotta di potenti arenarie del
Werfen, di colore violaceo e di debole rezione aci-
da, che, soprattutto sui versanti meridionali, danno
adito a imponenti fenomeni erosivi. Inferiormente
succede la formazione a
Bellerophon
del Permiano
superiore.
Verso sudovest la Conca di Sauris è limitata dai suoi
rilievi più alti: M. Tiarfin (2079 m), M. Bivera (2473
m), M. Clapsavon (2462 m), M. Tinisa (2115 m),
costituiti in prevalenza da calcari e dolomie dell’A-
nisico e del Ladinico, quest’ultimo rappresentato
dalla formazione dello Schlern, che sul versante ti-
laventino poggiano su uno zoccolo raibliano.
Dal punto di vista climatico l’area presenta situazio-
ni molto differenti a seconda dell’altitudine e della
latitudine. In particolare le precipitazioni tendono
a diminure da Ampezzo verso nord. Sauris di Sot-
to, a 1200 m, registra precipitazioni medie annue di
1581 mm (1911-1925), con 114 giorni di pioggia e
con massimi in maggio (178 mm), settembre (137
mm) e novembre (178 mm). Ad Ampezzo le pre-
cipitazioni sono un po’ più alte (1786 mm) mentre
verso nord-ovest il clima tende a farsi più continen-
tale e meno piovoso. A Sauris di Sotto (1212 m) la
temperatura media mensile più bassa si ha in gen-
natio con -2.3 °C mentre luglio, con 17.4 °C, è il
mese più caldo; la media annuale è di 8.07 °C.
La Conca di Sauris è piuttosto isolata rispetto alle
vallate circostanti e presenta tre principali vie di
accesso: una occidentale che la mette in comunica-
zione con il Comelico, il Cadore e la Val Pesarina
attraverso la Forcella Lavardet, e due orientali, che
la collegano con la Valle del Tagliamento, di cui una
utilizza la profonda forra del Lumiei mentre l’al-
tra approfitta dell’intaccatura del Passo Pura, sito
Fig. 2: delimitazione dell’area di studio.
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