18
sta triestina tragicamente scomparsa nell’estate del
1978 nel corso di un’ascensione sulle Pale di San
Martino. Lungo il percorso sono state individuare
dodici stazioni, evidenziate mediante tabelle, ove è
possibile approfondire temi specifici riguardanti la
geologia, la flora, la fauna o gli aspetti vegetazionali.
Il percorso inizia con la strada forestale per Casera
Tintina, che si snoda tra un bel bosco di abete rosso
attraversando, per un tratto, friabili strati di gesso
e salendo poi, attraverso un bosco misto dì faggio
e abete bianco, sino al pascolo di Casera Tintina
(1495 m), sovrastato a Sud dalle alte e ripide pareti
calcareo-dolomitiche del M. Tinisa. Dopo Casera
Tintina il percorso si sviluppa ad anello, con due
itinerari molto diversi che raggiungono entrambi la
Forca di Montôf da cui si raggiunge facilmente il
Malpasso di Tinisa a 1960 m. Il percorso di destra si
sviluppa prevalentemente su substrati silicei sul M.
Cavallo di Cervia, quello di sinistra su substrati cal-
carei, il che permette, utilizzandoli uno per la salita,
l’altro per la discesa, di ossservare le evidenti diffe-
renze di flora e vegetazione tra i due tipi di substra-
ti. Dal Malpasso di Tinisa, lungo il tragitto verso
l’intaglio di cresta posto a Est della Punta dell’Uc-
cel, inizia la vegetazione alpina propriamente detta.
Il sentiero prosegue nei pressi della cresta; questa
nel primo tratto è costituita da rocce calcaree ed è
ricoperta da pino mugo mentre nel tratto successi-
vo, è formata da rocce di origine vulcanica; la cre-
sta culmina con la Punta dell’Uccel a 1983 m. Sui
substrati calcarei le formazioni prative della fascia
alpina includono i seslerieti (dominati da
Sesleria
caerulea
) con cotica più o meno continua e i firme-
ti (dominati da
Carex firma
) in cui la vegetazione
forma zolle discontinue, mentre i ghiaioni ospita-
no un’interessante vegetazione caratterizzata dalla
felce
Dryopteris villarii
e da
Valeriana montana
. Su
substrati silicei si sviluppa ampiamente l’associa-
zione a rododendri (
Rhododendron ferrugineum
) e
mirtilli. Una più accurata descrizione del sentiero si
trova nel libro di AA.VV. (1983).
I boschi della Conca di Sauris
– La strada che dal
Passo Pura porta al Lago di Sauris percorre, con
un dislivello di poco più di 400 m, alcune delle
più belle foreste a faggio e abete bianco delle Alpi
Orientali (il Bosco Flobia, con gli adiacenti Bosco
della Stua, Bosco Cavallo e Bosco Bernon). All’e-
poca delle Repubblica di Venezia i boschi carnici
furono la principale fonte di legname pregiato per
l’Arsenale: fin dal 1581 il Consiglio dei Dieci aveva
indicato 39 boschi da cui trarre la materia prima.
Un’importante risorsa erano tronchi diritti e di
grandi dimensioni da usare come alberi per le navi,
Fig. 13: i Monti Tinisa e Tinisutta visti dal Passo Pura.
1...,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25 27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,...508