15
M. lupulina
,
Melilotus albus
,
M. officinalis
,
Papaver
rhoeas
,
Persicaria lapathifolia
,
Plantago lanceolata
,
P.
major
,
Polygonum aviculare
,
Portulaca oleracea
,
Po-
tentila reptans
,
Reseda lutea
,
Rumex crispus
,
Sagina
procumbens
,
Senecio vulgaris
,
Setaria pumila
,
S. viri-
dis
,
Sinapis arvensis
,
Sisymbrium officinale
,
Solanum
nigrum
,
Sonchus oleraceus
,
Stellaria media
,
Taraxa-
cum officinale
,
Torilis japonica
,
Trifolium pratense
,
T. repens
,
Urtica urens
,
Verbena officinalis
,
Veronica
arvensis
,
V. hederifolia
,
V. persica
,
Viola arvensis
,
ecc.
Un ultimo gruppo di specie a distribuzione
subcosmopolita, spesso ma non sempre favorita dal
disturbo antropico, è dato da piante acquatiche o
di ambienti umidi, quali
Carex canescens
,
C. nigra
,
Cladium mariscus
,
Echinochloa crusgalli
,
Eleocharis
uniglumis
,
Epilobium hirsutum
,
Glyceria notata
,
Juncus bufonius
,
Juncus tenuis
,
Lythrum salicaria
,
Mentha aquatica
,
M. longifolia
,
Potamogeton na-
tans
,
Ranunculus repens
,
Ranunculus trichophyllus
,
Rorippa palustris
,
Veronica anagallis-aquatica
, ecc.
Anche nell’area di studio vale la regola per cui
più matura è la vegetazione più ampi sono gli areali
delle specie (Nimis, 1984). Le piante endemiche,
illiriche, artico-alpine e mediterraneo-montane si
concentrano nelle vegetazioni di rupi, ghiaioni e
tundre alpine, quelle sudeuropee, sudest-europee
e pontiche nei prati aridi e nei boschi termofili,
quelle europee e eurasiatiche nelle faggete, quelle
circumboreali nelle laricete e nelle peccete. Fanno
eccezione gli ambienti umidi e quelli ruderali, ove
predominano piante a larga distribuzione. Gli am-
bienti umidi, per l’alta capacità termica dell’acqua,
sono sempre stati protetti rispetto alle variazioni
climatiche del passato, conservando nel periodo
glaciale molte piante capaci di riconquistatare rapi-
damente vaste aree seguendo i corsi d’acqua dopo
il ritiro dei ghiacci. Gli ambienti ruderali, distur-
bati dall’uomo, aridi almeno d’estate, privi di con-
correnza da parte della flora autoctona, ospitano
invece piante avventizie di origine mediterranea
ed extraeuropea. La distribuzione generale degli
organismi non riflette soltanto la loro ecologia, ma
anche la loro distribuzione a livello regionale, come
dimostrato da Poldini & Martini (1995). Così, di-
verse specie illiriche o pontiche presentano una
distribuzione regionale tipicamente prealpico-car-
sica, concentrandosi lungo le Prealpi e nella parte
sudoccidentale della regione.
1...,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22 24,25,26,27,28,29,30,31,32,33,...508