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Helictochloa praeusta (Rchb.) Romero Zarco subsp. pseudoviolacea (Dalla Torre) H.
Scholz
L’avena delle Alpi è un’entità endemica delle Alpi presente lungo tutto l'arco
alpino salvo forse che in Val d'Aosta. La distribuzione regionale si estende
a quasi tutte le aree montuose del Friuli, con qualche lacuna nella porzione
nordorientale del territorio; nell'area di studio la specie è abbastanza diffusa
nei prati della Conca di Sauris. Cresce in prati falciabili e pascoli di altitu-
dine, dalla fascia montana a quella alpina, con optimum sotto il limite degli
alberi. Il nome generico deriva dal greco 'helix' (spirale) e 'chloe' (erba),
per la disposizione spiralata dei peli; il nome specifico deriva dal prefisso
rafforzativo 'prae- ' e dal participio passato di 'urere' (bruciare) e significa
quindi 'molto bruciacchiata', per l'aspetto delle infiorescenze mature. Forma
biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto. Syn.:
Avenula praeusta
(Rchb.) Holub subsp.
pseudoviolacea
(Dalla Torre) H. Scholz
& Valdés
1010
Resta più lunga di 1 cm
1011
1010
Resta più breve di 1 cm
1012
1011
Pianta perenne alta più di 70 cm, tipica di luoghi freschi in ambienti boschivi. Foglie con due orecchiette
basali abbraccianti il fusto. Spighette lunghe (senza le reste) 8-13 mm
Schedonorus giganteus (L.) Holub
La festuca gigante è una specie a distribuzione eurasiatica presente in tutte
le regioni dell’Italia continentale salvo che in Val d'Aosta e Puglia. La distri-
buzione regionale si estende dal Carso triestino al distretto alpino, con una
vasta lacuna nella media e bassa pianura friulana, nell'area di studio la specie
è diffusa nei boschi della Conca di Sauris, ad esempio nel Bosco Flobia e nel
Bosco della Stua tra 1000 e 1400 m e presso Sauris di Sotto. Cresce in boschi
umidi di latifoglie decidue, soprattutto alneti, e in incolti umidi, dal livello
del mare alla fascia montana. Il nome del genere, recentemente segregato da
Festuca
, deriva dal greco 'schene' (tenda, nido) e 'doru' (fusto), alludendo
ai densi cespi formati dalla pianta; il nome specifico si riferisce alle grandi
dimensioni della pianta. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di
fioritura: luglio-agosto. Syn.:
Festuca gigantea
(L.) Vill.
1011
Pianta annua alta meno di 70 cm, tipica di ambienti disturbati aridi. Foglie senza orecchiette basali.
Spighette lunghe (senza le reste) 2-3 cm
Anisantha sterilis (L.) Nevski
Il forasacco rosso è una pianta annua di origine mediterranea oggi divenuta
subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regio-
nale si estende su tutto il territorio ove la specie è diffusissima, rarefacendosi
però in montagna ove è confinata ai fondovalle; nell'area di studio la specie si
concentra presso gli abitati a quote relativamente basse, come nei dintorni di
Ampezzo. Cresce in vegetazioni disturbate, soprattutto in aree rurali, vigneti,
margini di strade, scarpate ecc., su suoli sciolti, sabbiosi o ghiaiosi, da aridi
a freschi, ricchi in composti azotati ma poveri in humus, formando spesso
popolamenti monospecifici, al di sotto della fascia montana. Il nome gene-
rico deriva dal greco 'an-isos' (diverso, ineguale) e 'anthos' (fiore) e signifi-
ca quindi 'con spighette ineguali'. Il nome generico del sinonimo, dal greco
'broma' (cibo), era già citato da Teofrasto per una Poacea con semi usati
a scopo alimentare. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-giugno. Syn.:
Bromus sterilis
L.
1012
Resta inserita tra due denti apicali della glumetta (lente!). Guaine fogliari generalmente con peli
allungati (lente!)
1013
1012
Resta non inserita tra due denti. Guaine fogliari glabre o con peli brevissimi (lente!)
1017
1013
Piante annue di ambienti disturbati
1014
1013
Piante perenni
1015
1...,343,344,345,346,347,348,349,350,351,352 354,355,356,357,358,359,360,361,362,363,...508