347
1016
Guaine fogliari con densi peli più brevi di 2 mm. Infiorescenza più o meno unilaterale
Bromopsis benekenii (Lange) Holub
Il forasacco di Beneken è una specie eurasiatica presente in tutte le regioni
d’Italia salvo che in Sardegna, Umbria e Puglia (dubitativamente in Basilica-
ta). La distribuzione regionale si concentra nelle faggete montane; nell'area
di studio è diffusa soprattutto nei boschi a quote relativamente basse, ma non
è molto comune. Cresce in radure, boscaglie siepi, faggete termofile, di solito
in ambienti aridi, su suoli argillosi umici e ricchi in basi, al di sotto della fascia
montana superiore. Il nome generico significa 'simile a un
Bromus
, nome que-
sto derivante dal greco 'broma' (cibo), già citato da Teofrasto per una Poacea
con semi usati a scopo alimentare; la specie è dedicata al botanico tedesco
Ferdinand Beneken (1800-1859). Forma biologica: emicriptofita cespitosa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio. Syn.:
Bromus benekenii
(Lange) Trimen
1017
Tutte le foglie filamentose, con ligula munita di due orecchiette laterali (lente!)
1018
1017
Foglie dei fusti fertili piane, quelle delle innovazioni con ligula senza orecchiette laterali
1021
1018
Foglie con 3 cordoni sclerenchimatici prominenti (sezione!), concave sui lati. Foglie delle innovazioni con
guaine chiuse solo alla base, o al massimo sino a metà
Festuca stricta Host subsp. sulcata (Hack.) Patzke ex Pils
La festuca solcata è un’entità a distribuzione sudest-europea presente in
Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia,
Umbria e Marche. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il ter-
ritorio, ma la specie è più rara lungo le coste; nell'area di studio la specie è
piuttosto rara. Cresce nei prati aridi con substrati calcarei o marnoso-arena-
cei purché ricchi in basi, su suoli poco profondi, ricchi in scheletro e poveri
in humus, aridi d'estate, da 500 a 1800 m circa. Il nome generico, che in
latino significa 'fuscello', era già in uso presso i Romani: fu citato da Marco
Terenzio Varrone (116-27 a.C.) e poi da Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) per
una pianta simile ad una Poacea; il nome specifico si riferisce alle foglie mol-
to strette, quello della sottospecie al fatto che esse hanno lamina convoluta
e quindi presentano un solco longitudinale. Forma biologica: emicriptofita
cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio. Syn.:
Festuca rupicola
Heuffel
1018
Foglie con sclerenchima continuo (sezione!), convesse sui lati. Foglie delle innovazioni con
guaine chiuse sino all'apice, o nella metà superiore
1019
1019
Infiorescenza con rami indivisi, oppure solo il basale con 2-4 spighette. Fusti alti 5-20 cm
Festuca alpina Suter subsp. alpina
La festuca delle Dolomiti è una specie delle montagne dell'Europa meridio-
nale presente lungo tutto l'arco alpino salvo che in Liguria. La distribuzione
regionale si concentra nel settore alpino (Alpi Carniche e Giulie), con poche
stazioni nelle Prealpi Carniche occidentali; nell'area di studio la specie è dif-
fusa sui massicci calcarei più alti come sul M. Tiarfin tra 2100 e 2300 m e sul
M. Clapsavon a 2300 m. Cresce su rupi calcaree soleggiate, a volte in prati
aridi su terreni ricchi in scheletro calcareo o dolomitico, dalla fascia montana
superiore a quella alpina. Il nome generico, che in latino significa 'fuscello',
era già in uso presso i Romani: fu citato da Marco Terenzio Varrone (116-27
a.C.) e poi da Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) per una pianta simile ad una
Poacea. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: luglio-
agosto.
1019
Infiorescenza con rami inferiori divisi, quello basale con 4-8 spighette
1020
1...,345,346,347,348,349,350,351,352,353,354 356,357,358,359,360,361,362,363,364,365,...508